03-11-2022 ore 17:12 | Economia - Sindacati
di Claudia Cerioli

L'Ugl al nuovo ministro: 'troppa carenza di personale negli ospedali. Serve intervenire'

Il sindacato Ugl interviene sul tema sanità e lancia l’allarme per carenza di personale che va quindi ad inficiare sul servizio al cittadino. L’appello è rivolto al neo ministro Orazio Schillaci e al sottosegretario Marcello Gemmato. “C’è bisogno di un intervento coraggioso. Dal 2005 ad oggi per cento medici andati in pensione dieci non hanno trovato un sostituto. Questo su scala nazionale con alcune regioni, come Lazio, Campania e Sicilia dove sale a 31 il numero di sanitari non sostituiti” dichiara Gianluca Giuliano, segretario nazionale della Ugl salute. “L’assoluta inerzia – prosegue il sindacalista - mostrata in passato dai vari governi di fronte a questo fenomeno è una colpa grave perché a pagarne dazio sono stati i cittadini a cui il diritto all’assistenza è stato di fatto, in troppi casi, negato”.

 

Servono nuove leve

“Formare ed inserire nel mondo del lavoro le nuove leve - prosegue - deve essere uno dei punti in cima all’agenda della rifondazione del SSN. Agenas ci informa che nei prossimi cinque anni saranno poco meno di 30.000 i medici e 21.000 gli infermieri ad andare in quiescenza su un esercito di oltre 103.000 (medici) e 246.000 (infermieri) attualmente in servizio.  La stima è di un fabbisogno totale di oltre 55 mila. La vita di corsia non ha più il fascino di un tempo, inutile nasconderlo. Turni massacranti, aggressioni fisiche e verbali, rischio di burn-out, emolumenti che hanno visto l’Italia non adeguarsi, negli ultimi 5 anni, come accaduto per altre nazioni europee. Ecco allora che all’addio per pensionamento in tanti altri casi si è andata sommare la scelta verso il privato o addirittura la fuga all’estero verso migliori condizioni. Non c’è tempo da perdere quindi. Serve una revisione profonda del sistema sanitario nazionale prima che questo non imploda definitivamente su sé stesso”.

2614