03-07-2021 ore 19:45 | Economia - Sindacati
di Ilaria Bosi

Line, Star, Pmt. Post Covid, Zoncada disdice gli accordi aziendali: coinvolti 400 lavoratori

Line spa, Star spa e Pmt srl (tutte del gruppo Zoncada), dal 1 gennaio 2022 confluiranno in un’unica società “per fronteggiare le sfide del post Covid”. L’annuncio è stato dato lo scorso 23 giugno presso Assolombarda Lodi. Le aziende che operano nel trasporto pubblico su gomma sono leader nel lodigiano, ma operano diffusamente anche nel tra Vigevano, Pavia, sud milanese e territorio cremasco. Nell’operazione sono coinvolti oltre 400 lavoratori.

 

La lettera della proprietà

Secondo le organizzazioni sindacali “la proprietà assicurava che il passaggio dei dipendenti sarebbe avvenuto attraverso le garanzie offerte dall’art. 2112 del Codice di procedure Civile e che nel frattempo si sarebbe proceduto ad una armonizzazione contrattuale”. È stata anche consegnata ai dipendenti una lettera dalla proprietà Zoncada (integrale in allegato) per ringraziare con gratitudine i “carissimi collaboratori” di una “encomiabile prova di dedizione, professionalità e disponibilità al sacrificio, per la testimonianza quotidiana nella pandemia per aver dato lustro alla realtà aziendale di cui siete parte, dimostrando senso di appartenenza che non esito a definire commovente”.

 

Disdetta degli accordi aziendali

Eppure, secondo i segretari provinciali Sciortino, Di Capua, Garofalo e Badagnani “pur non avendo dubbi sulla commovente sincerità espressa ai dipendenti, dobbiamo registrare un comportamento opposto: il 30 giugno è arrivata la disdetta di tutti gli accordi aziendali di Line, Star e Pmt. Un provvedimento che “cancella la storia sindacale di 50 anni di queste società e con il termine perentorio di sei mesi, (di fatto tre), per trovare un nuovo unico accordo aziendale in assenza del quale, dal 1 gennaio 2022 i 400 lavoratori della nuova società, la cui ufficializzazione scritta e definita non è ancora mai avvenuta, avranno applicato il solo Contratto nazionale di categoria”.

 

La spada di Damocle

I referenti sindacali sottolineano che “la prassi del 2112 del Cpc, prevede la garanzia del mantenimento dei diritti acquisiti fino al passaggio, dopo il 1 gennaio avrebbero potuto dare disdetta degli accordi e dare il termine minimo di 6 mesi per concordare quelli nuovi. Ciò nonostante eravamo disponibili ad anticipare il confronto 6 mesi prima, anche se la sottoscrizione dei nuovi accordi dovrebbe avvenire con la nuova società di cui ancora oggi non si conosce tipologia, nome, residenza e quant’altro”. Dopo la formale disdetta degli accordi aziendali di Line Star e Pmt, “il sindacato dovrebbe trattare ‘con la spada di Damocle sulla testa’ con chi ad oggi non è legittimato a farlo”. Non solo: “se non si concluderà la trattativa entro il 31 dicembre 2021, tutti i diritti dei lavoratori concordati in 50 anni di storia sindacale andrebbero perduti”.

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