03-07-2019 ore 14:55 | Economia - Sindacati
di Andrea Galvani

Settore energia e petrolio, nello sciopero di giovedì coinvolti molti lavoratori cremaschi

Lo sciopero nazionale di otto ore del settore energia e petrolio di giovedì 4 luglio avrà ricadute anche sul territorio cremasco e in particolare alla Stogit, dove sono coinvolte poco meno di 200 persone: 140 a Crema, gli altri a Sergnano e Ripalta Cremasca. Il settore energia e petrolio, in Italia, conta circa 40 mila addetti. L’agitazione è stata proclamata da Filctem-Femca-Uiltec e si inserisce nella vertenza per il rinnovo del contratto collettivo nazionale.

 

Riduzione del salario

Secondo i referenti sindacali l’astensione dal lavoro “è indispensabile per respingere le pretese ingiustificate delle controparti datoriali tese a confutare il modello contrattuale e le condizioni previste in materia, dall’accordo interconfederale Cgil-Cisl-Uil e Confindustria del 9 marzo 2018”. Il confronto prosegue da oltre sei mesi. “Le condizioni espresse da Confindustria Energia – sottolineano i sindacati - tendono ad un’ingiustificabile riduzione del salario di riferimento, ad un contenuto aumento economico assolutamente non in linea con i più che positivi e consolidati andamenti economici delle aziende del settore e al tentativo di condizionare negativamente anche i futuri rinnovi contrattuali”.

 

Le richieste sindacali

“Confindustria Energia non mostra la necessaria sensibilità ad accogliere le richieste del sindacato in tema di: partecipazione ai processi organizzativi, miglioramento delle condizioni di sicurezza, regolamentazione dell’appalto attraverso norme atte a garantire diritti, continuità occupazionale e una puntuale osservanza delle norme di legge”. Inoltre, pare non voler “migliorare le norme per l’assistenza ai minori ed ai congiunti bisognosi”.

 

Presidi permanenti

Filctem-Femca-Uiltec ribadiscono come non sia in gioco il rinnovo del contratto in un settore ‘ricco’, ma soprattutto “l’intero sistema delle relazioni sindacali e della rappresentanza dell’area dell’elettrico, del gas-acqua, del tessile e della gomma plastica”. A Crema nel Cremasco è probabile che non vengano comunque organizzati “presidi permanenti davanti ogni sede di lavoro, davanti ogni sito industriale che sia una raffineria o un polo logistico, davanti ogni sede direzionale aziendale”. Con ogni probabilità l’azione di protesta verrà concentrata a san Donato Milanese.

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