03-07-2017 ore 16:47 | Economia - Sindacati
di Francesco Ferri

Linea Gestioni, Usb critica l'accordo sindacale: “toglie dignità ai lavoratori”

La confederazione di Cremona dell’Unione sindacale di base reputa il contratto del settore igiene ambientale un “patto tra Linea Gestioni e i sindacati confederali per togliere dignità e soldi ai lavoratori”. Per questo motivo invita “gli operatori a rifiutare accordi lavorativi ridicoli”. In parallelo chiede ai cittadini “di aver pazienza perché questa corrispondenza d'amorosi sensi tra una delle peggiori aziende del gruppo A2A ed i sindacati firmatari non può che far aumentare il conflitto e causare dei disservizi” e agli amministratori pubblici di “interessarsi alle modalità con cui i servizi che pagano sono erogati ed a quali costi soprattutto in termini di schiene e spalle rotte”.

 

Aumenti irrisori e perdita dei diritti

Ricostruiamo i fatti. Come spiegato nel comunicato, “a luglio 2016 i sindacati confederali hanno sottoscritto il rinnovo del contratto nazionale dell'igiene ambientale. Prevedeva aumenti economici irrisori, trattenute economiche e perdita dei diritti sulle cosiddette malattie brevi, aumento dell’orario di lavoro da 36 a 38 ore. I risultati della consultazione sulla piattaforma contrattuale non sono mai stati resi pubblici. Di certo si sa che a Crema aveva ricevuto un no secco dai lavoratori. Dopo la firma del disastroso contratto, tutto sbilanciato sulle necessità aziendali, il mandato dei lavoratori a chi doveva trattare era chiaro: l'introduzione delle due ore in più doveva essere contrattata”.

 

Rappresentanza sindacale esclusa

“L'azienda ha risposto con un muro, decidendo unilateralmente di far proseguire il turno di due ore un giorno della settimana aggravando esponenzialmente lo stress e la fatica dei lavoratori, a differenza di altre aziende del gruppo A2A dove le due ore sono state contrattate ed in alcune spalmate sull'orario settimanale. I sindacati gialli si sono inchinati a questo volere facendo una trattativa decentrata da cui la rappresentanza sindacale unitaria è stata esclusa perché fatta decadere il 30 aprile, alla faccia della democrazia e del rispetto dei lavoratori. Le conquiste ottenute sono state il riconoscimento di un tiket da 1,50 euro al giorno a tutti i lavoratori presenti in servizio, la distribuzione ineguale del premio aziendale e, ciliegina sulla torta, il riconoscimento dei permessi quando qualcuno ne ha bisogno. Quello che nelle aziende normali è un diritto qui viene venduto come conquista”.

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