02-03-2020 ore 09:30 | Economia - Sindacati
di Ramona Tagliani

‘Metalmeccanico lombardo in crisi’. Report Fim Cisl: ‘aumentano i lavoratori coinvolti’

L'elemento più significativo che emerge dall'analisi dei dati Rapporto semestrale dell’Osservatorio Regionale della crisi e dell'occupazione nel settore metalmeccanico, è rappresentato dall’aumento del numero complessivo di imprese coinvolte da situazioni di crisi rispetto alla rilevazione precedente. In Lombardia sono 392 le imprese in crisi (+4,5%) e 17.288 lavoratori coinvolti (+4,7%). Fim Cisl Lombardia sottolinea “un forte rallentamento complessivo dell’attività economica che conferma il trend già registrato nel 1° semestre 2017, insieme alla difficoltà di molte imprese a riadattarsi al nuovo contesto economico produttivo e a riposizionarsi sul mercato e nella congiuntura economica”.

 

Lavoratori coinvolti

“Nel 2019 è aumentato in maniera spinta anche il numero dei lavoratori coinvolti che passano dai 9.647 della seconda metà del 2018 ai 17.288 del secondo semestre 2019, con un incremento pari al 79%. Si tratta dei numeri più alti se consideriamo gli ultimi due anni precedenti a questa rilevazione, ovvero il dato più alto dopo il 2016. Una fotografia che getta nuove preoccupazioni e allunga ombre sull’industria metalmeccanica lombarda che sembra esser tornata a vivere la crisi in modo diffuso. Il 2020 è partito sulla stessa lunghezza d’onda, con ombre di recessione all’orizzonte e con l’industria che segna trend negativi dal punto di vista della produzione. Il settore auto ha registrato un crollo del 13,9%, il dato più forte dal 2012. Dazi, Brexit, crisi auto e, ora, il Coronavirus preoccupano molto per la tenuta del nostro tessuto industriale fatto, soprattutto di export”.

 

Cassa e mobilità

La Fim regionale rileva i dati nelle circa 7.000 aziende industriali e con oltre 550.000 lavoratori della regione. Nel 2° semestre 2019 sono state colpite dalla crisi 392 aziende (+4,5%, erano 375 nel semestre precedente) e 17.288 lavoratori (+4,7%; erano 16.502 nel periodo precedente). Aumenta il numero delle imprese coinvolte dalla cassa integrazione ordinaria, 359 aziende rispetto alle 316 del semestre precedente e aumenta il numero di lavoratori coinvolti (15.343 contro i 12.656 del semestre precedente). Resta sostanzialmente costante il numero delle imprese che hanno fatto ricorso alla cassa integrazione straordinaria, utilizzata da 24 aziende (25 nel semestre precedente) ma si riduce il numero dei lavoratori coinvolti che scende a quota 1.762 (2.620 nel semestre precedente). Si riduce fortemente il ricorso alla mobilità che scende a quota 9 aziende (34 nel semestre precedente) facendo precipitare il numero dei licenziamenti a 183 (1.226 nel semestre precedente).

 

Interventi proposti

“Le trasformazioni che stanno investendo il mondo delle imprese metalmeccaniche, e più in generale il sistema della manifattura, impongono il rilancio degli investimenti pubblici e privati, il sostegno all’occupazione, ai salari e alla domanda interna”. Gli interventi decisivi per la crescita e la tutela dell'occupazione, secondo la Cisl, sono questi: “rafforzamento delle relazioni sindacali e responsabilità sociale delle imprese; Impegno concreto della Regione e del governo per le politiche industriali; rilancio della contrattazione aziendale per incidere sulla produttività migliorando competitività delle imprese e salari lavoratori; piani industriali di sviluppo; digitalizzazione delle imprese e investimento sul 5g; piani sociali per l'occupazione, contratti di solidarietà e politiche attive; potenziamento della formazione dei lavoratori e valorizzazione delle competenze”.

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