01-09-2021 ore 15:22 | Economia - Sindacati
di Claudia Cerioli

Cgil, Cisl e Uil chiedono la sospensione dei sanitari non vaccinati, ma è contraria l’Usb

Il 21 luglio scorso Asst Crema, sindacati e Rsu hanno sottoscritto l'accordo sulle risorse aggiuntive regionali 2021. Durante l'incontro i rappresentanti delle segreterie provinciali, rispettivamente Sabrina Negri per la Cgil, Roberto Dusi per la Cisl e Rosario Miccichè per la Uil, hanno chiesto l'applicazione della Legge 44/21, che prevede la sospensione senza stipendio per gli operatori sanitari che rifiutano di sottoporsi alla vaccinazione obbligatoria. Prima della sottoscrizione  i referenti sindacali hanno voluto inserire una nota a verbale "per i dipendenti non vaccinati, perché vengano conteggiate le assenze dal servizio in caso di positività al Covid".

 

La posizione di Usb

Al riguardo la Usb (Unione sindacale di base) ha ribadito la propria posizione, a favore di una ‘vaccinazione consapevole, informata, senza obblighi né costrizioni’. Secondo il sindacato, “i colleghi di Cgil, Cisl e Uil si sono accaniti troppo. È inutile sollecitare l'azienda ospedaliera a procedere con le sospensioni, perché ricevuta la segnalazione ha il compito di procedere all'eventuale ricollocamento o alla sospensione dal servizio del lavoratore senza stipendio”.

 

Condizioni lavorative peggiorate

“L’azienda ospedaliera - prosegue l’Usb - ha dichiarato durante la prima riunione del comitato Covid del 18 gennaio 2021 di aver riscontrato che "il 99 per cento dei contagi avviene extra-lavoro. A detta della direzione aziendale, le misure di protezione, i protocolli e i livelli di attenzione in azienda sono talmente elevati che è praticamente quasi impossibile per un operatore sanitario contrarre il virus sul posto di lavoro. Dopo oltre un anno e mezzo dall’inizio della pandemia le condizioni di lavoro del personale sanitario non sono affatto migliorate, anzi. Oltre alle indennità ancora da corrispondere, Usb ha chiesto di riconoscere l'infortunio professionale a chi dovesse contrarre il virus durante lo svolgimento del proprio lavoro, con la conseguente attivazione di un percorso di sorveglianza sanitaria dedicato e continuo nel tempo”.

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