01-05-2018 ore 19:08 | Economia - Sindacati
di Marilisa Cattaneo

Primo maggio. Istituzioni mobilitate in nome della sicurezza, 'il cuore e il diritto del lavoro'

“Sicurezza: il cuore del lavoro”: è questo lo slogan scelto da Cgil, Cisl, Uil in occasione della giornata del primo maggio 2018. Nei primi mesi dell'anno sono in aumento gli infortuni mortali sul lavoro e durante il percorso per raggiungerlo o nel far ritorno a casa. Oggi, in occasione della festa nazionale, sulla linea Cremona-Treviglio, inaugurata il 1 maggio 1863, amministratori, cittadini e sindacati si sono uniti per ricordare e rendere omaggio a Giuseppina Pirri, Ida Maddalena Milanesi e Pierangela Tadini, le tre donne che hanno perso la vita lo scorso 25 gennaio quando il convoglio 10452 è deragliato a Pioltello.

 

Priorità la sicurezza

"Serve un lavoro più dignitoso per tutti e condizioni dignitose di trasporto" ha detto il segretario dei sindacati della provincia di Bergamo. "Serve porre delle priorità, prima su tutte quella di garantire la sicurezza dei lavoratori. Non dimentichiamo ciò che solo poche settimane fa è accaduto a Soresina, dove un giovane senegalese è morto in un furgone, mentre svolgeva del lavoro irregolare". "Da quel 25 gennaio i nostri viaggi sono cambiati" ha detto la portavoce del Comitato pendolari cremaschi: "Insisteremo per la verità e perché incidenti come quello di Pioltello non si ripetano mai più".

 

Il diritto al lavoro

Deciso il sindaco di Caravaggio Claudio Bolandrini: “L’articolo 1 della costituzione italiana recita che la nostra repubblica è fondata sul lavoro. La sicurezza dei lavoratori è una meta da raggiungere e per la quale dobbiamo combattere insieme”. Un ricordo a Pietro Pavesi, Mario Milanesi, Pietro Spinelli ed Egidio Bottazoli, le vittime caravaggine della Veneta mineraria ma anche a Giuseppe Legnani e Gianbattista Gatti, i due operai morti la mattina di Pasqua alla Ec Company di Treviglio. "Vorremmo un primo maggio da festeggiare, un momento di gioia per nuove aziende e imprenditori. Tutto questo non può essere un utopia ma un traguardo da tagliare insieme”.

575