31-10-2019 ore 20:30 | Cultura - Incontri
di Andrea Galvani

Peachcon 2020. George Tower: ‘nutriamo per Crema profonda gratitudine e amore’

Tra Crema e New York, con la complicità del cinema, è nato un amore profondo. La nostra città rappresenta un simbolo, è un legame per migliaia di persone sparse in varie parti del pianeta. Nei giorni scorsi abbiamo avuto la possibilità di incontrare George Tower, a Crema in rappresentanza del New York Peach Department, un gruppo di appassionati di Chiamami col tuo nome con base nella Grande mela e in New Jersey, Connecticut e Pennsylvania. Come racconta George, “siamo il gruppo più vasto e attivo in parte perché molte persone legate al film vivono a New York, incluso lo scrittore Andre Aciman, l’attore Timothee Chalamet, lo sceneggiatore James Ivory, il produttore Peter Spears e i compositori Sufjan Stevens e Ryuichi Sakamoto”.


Principi e lezioni

“Produciamo eventi sociali correlati al film e al libro. Molti dei nostri sono iscritti anche al gruppo globale Facebook Call Me By Your Name, che ha oltre 22.000 membri in tutto il mondo. Do una mano anche al gruppo Better to Speak (http://bettertospeak.com/bettertospeak/Home.html) che si riunisce una volta al mese per applicare i principi e le lezioni appresi dal film e dal libro. Cerchiamo di apportare quei cambiamenti positivi alle nostre vite, per essere più felici. Scrivo anche per il giornale Times Square Chronicles. Forse alcuni dei tuoi lettori potrebbero aver letto la mia recensione del film. Nel caso, ecco il link https://t2conline.com/a-masterpiece-of-fine-art-that-leaves-the-world-a-better-place

 

Connessione indelebile

“Ho sentito parlare di Crema per la prima volta l'anno scorso e dopo aver visto il film e ho giurato a me stesso che il prossimo viaggio all'estero sarebbe stato a Crema. Quindi questa è la mia prima visita in questo luogo incantato. Sono qui da cinque giorni e sto facendo un "pellegrinaggio" per visitare tutte le location cinematografiche intorno a Crema, tra cui Sirmione e Bergamo. Vado anche a vedere Villa Albergoni, ma purtroppo mi è stato detto che è chiuso al pubblico. Ho incontrato Franco (Bianchessi) e Vincenzo (Cappelli) alla Pro Loco (sono rispettivamente il vice e il presidente dell’Info Point cremasco) negli ultimi due giorni. Abbiamo pianificato scambi e dialoghi culturali nella speranza che sempre più persone scopriranno la gemma nascosta che è Crema. Il turismo aumenterà perché col tempo sempre più persone vedranno il film, ora disponibile anche su Netflix. E poi Andre Aciman ha scritto Find me, il sequel del libro. Ritengo che non sia solo una moda temporanea. È un vero fenomeno e lo slancio sembra aumentare. Anche al sindaco Bonaldi ho detto che la connessione indelebile che esiste tra Crema e New York è profondamente sentita e in crescita”.

 

Il ruolo della città

“Vorrei che i tuoi lettori sapessero che ciò che motiva qualcuno, come me, a visitare Crema dopo aver visto il film è la comprensione che, proprio come Elio e Oliver anche Crema è un personaggio cardine nel film. E questo film non sarebbe stato uguale o così toccante se fosse stato girato da qualche altra parte. Crema è dinamica, d'impatto ed emotivamente coinvolgente come un personaggio in carne e ossa. Il suo continuo carisma e fascino sono come un potente magnete che attira i cuori delle persone e le tira delicatamente fuori dal cinema e le spinge a salire su un aereo per venire a sperimentare la magia di Crema. E poi, i cremaschi sono gente calorosa”.

 

L’amore che dai è uguale a quello che ricevi

“Spero che i tuoi stimati lettori si rendano conto di quanto la loro città e la sua gente abbiano arricchito e trasformato la vita di moltissime persone in tutto il mondo. Persone di cui non conoscono nomi e volti. Ecco perché siamo così grati e perché nutriamo tanto amore per i cremaschi. In realtà come un sasso che cade nel mare, noi stiamo restituendo amore a Crema, le cui ondate d'amore avevano già raggiunto le nostre rive lontane. Anche se viviamo a 4000 miglia di distanza e un oceano ci divide, in realtà siamo a soli quattordici pollici di distanza: la distanza tra le nostre teste e i nostri cuori”.

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