“Feste di piazza. Le carte colorate. Gli sguardi sempre ben disposti a dolci ed aranciate”. Con la musica e le parole di Bennato in testa, abbiamo seguito oggi pomeriggio la grande festa di piazza, che tradizionalmente conclude il Franco Agostino Teatro Festival. In piazza Duomo centinaia di persone, attorno ai protagonisti assoluti della manifestazione: i bambini. “Se potete ridere di una cosa”, sostiene Richard Bandler, “potete anche cambiarla”. Cosa c’è di più solare del volto di un bambino che ride? Cosa trasmette immediatamente serenità, gioia, allegria se non due labbra che si piegano verso l’alto?
Le classi
“Ridere con qualcuno (e non di qualcuno) – spiegano gli organizzatori - è spesso la chiave per ammorbidire i rapporti, per rilassarsi, per sciogliere la stanchezza e lasciare libera la mente". Accompagnati dalle ‘straordinarie magliette rosse’ dell’organizzazione, coordinate dal maestro e magistrale Nicola Cazzalini e sotto lo sguardo innamorato della presidente del Fatf, Gloria Angelotti, si sono dati appuntamento i bambini e le loro famiglie: le classi terza A, B e C della primaria di Spino d’Adda; la quarta A e B di Spino, la prima, seconda e terza della primaria di Credera Rubbiano, la seconda A e B della primaria di Ombriano, la terza dei Sabbioni, la seconda A e B di Bagnolo Cremasco, la prima di Madignano. Durante l’anno il progetto è stato articolato nelle classi dagli operatori Augusta Forti, Alessandro Nosotti, Lorenzo Samanni e Franco Zadra. La canzone che dà inizio alla festa è stata scritta dalla cantante Jessica Sole Negri.
Chiassosa sfilata
L’allegra brigata, accompagnata dalle bande di Castelleone, Pandino, Trescore Cremasco e Sergnano, ha lasciato il centro per dar vita ad una chiassosa sfilata. Ha raggiunto 'il cuore verde della città', gli Stalloni, portando con sé un carico di energia, un mondo di gioia, di emozioni condivise con gli sguardi, gli abbracci e i sorrisi, scandendo la storia dei gemelli Tic e Tac: uno disordinato e l’altro sempre in ritardo, i due piccoli protagonisti, intenti a riordinare la camera su richiesta della mamma, un giorno scoprono un acquario con dentro tre pesci parlanti. Sono loro a condurli nella città di Dalì, dove tutto è gioco e divertimento. Nella coloratissima città è in corso la battaglia dei cuscini, ma è possibile partecipare solo se accompagnati da un adulto. Così Tic e Tac tornano a casa e convincono i genitori a seguirli nel gioco e nell’avventura della vita. “Feste di piazza. Le carte colorate. Gli sguardi sempre ben disposti a dolci ed aranciate”.