30-12-2016 ore 20:32 | Cultura - Crema in litteris
di Nicolò Premi

Crema in litteris. La nostra città in Vaninka, tratteggiata dalla penna di Dumas

Per il moderno lettore Alexandre Dumas (padre) non fu altro che un ottimo autore di romanzi, o meglio di capolavori del genere quali I tre moschettieri (1844) e Il conte di Montecristo (1846). Pochi sanno però che Dumas fu anche un grande autore di racconti brevi. Nel corso della sua vita ne scrisse ben 98, la maggior parte dei quali resta ancora oggi poco conosciuta e poco apprezzata non solo dai comuni lettori ma anche dai critici, dagli storici della letteratura e dagli editori. Eppure è proprio in uno di questi racconti – il cui oblio è particolarmente infelice e ingiusto – che il grande conteur nomina la città di Crema.

 

Les Crimes célèbres

Il racconto che ci interessa è contenuto in una delle prime raccolte dello scrittore, pubblicata tra 1839 e 1840 con il titolo Les Crimes célèbres (I delitti celebri, 18 racconti di cui solo 12 sono realmente di Dumas). Ogni racconto è ambientato in un periodo storico diverso in un arco temporale che va dal Rinascimento all’epoca contemporanea all’autore. Ciascuna storia, come s’intuisce dal titolo, racconta un delitto famoso. Crema è nominata nel racconto intitolato Vaninka, una storia in cui emerge tutta l’efficacia narrativa dello scrittore che più di ogni altro seppe intrecciare trame che, per usare le parole di Umberto Eco a proposito de I tre moschettieri, ”filano via che è un piacere”. Vaninka racconta la storia di una nobile fanciulla nella San Pietroburgo degli anni 1799-1801 e delle circostanze delittuose che le si orchestrarono attorno. Sono questi gli anni delle guerre rivoluzionarie francesi quando fu costituita la cosiddetta Seconda coalizione tra numerose potenze europee (tra cui l’Impero russo) con l’obiettivo di strappare alla Francia rivoluzionaria le sue conquiste sul continente e schiacciare la Rivoluzione restaurando l’antico regime.

 

Il generale russo Seckendorff

Dumas, che per scrivere i suoi Crimes célèbres prese in prestito una cinquantina di libri dalla Bibliothèque nationale de France compiendo un enorme lavoro di ricerca e di documentazione sui fatti storici del tempo, dedica una ventina di pagine alla descrizione delle azioni militari dell’esercito russo contro la Francia nel Nord-Italia e in particolare proprio nei “champs fertiles de la Lombardie, arrosés par de belles rivières aux doux nom” (“fertili campi della Lombardia, irrigati da bei fiumi dai dolci nomi”), dove si trova anche Crema. Ed è proprio su Crema – racconta Dumas – che marciò il generale russo Seckendorff scacciando i francesi dalla città e inseguendoli fino al ponte per Lodi, nell’ambito della campagna italiana del generale Suvorov, l’uomo che non fu mai sconfitto, massimo rappresentante dello zarismo militaresco di fine Settecento, a capo delle truppe austro-russe (nell'immagine a lato).

 

L’attacco delle forze austro-russe sull’Adda

Secondo i principi del naturalismo letterario Dumas si sforzò di ricostruire con rigorosa precisione tutte le vicende storiche della campagna russa in Lombardia e pertanto nel racconto oltre a Crema sono nominati anche Trezzo, Cassano, Vaprio, Lodi, Pizzighettone: sono queste le località che furono interessate dall’attacco delle forze austro-russe sull’Adda che avrebbe poi portato alla presa di Milano da parte del generale Suvorov. In questi frangenti Crema, il 26 aprile 1799, fu occupata da 1500 soldati austro-russi. Leggendo ad esempio gli Annali d’Italia dal 1750 di Antonio Coppi, pubblicati nel 1824 (dunque prima di Vaninka), si può verificare quanto la ricostruzione di Dumas sia fedele al racconto storico e in quali punti della storia lo scrittore abbia scelto di innestare, con perizia chirurgica e assoluta verosimiglianza, le azioni dei personaggi d’invenzione. Del resto, le campagne del 1799 in Lombardia e poi in Svizzera che coinvolsero Crema e territori contermini furono oggetto dell’interesse anche del grande teorico militare Carl von Clausewitz, che dedicò un saggio (Die Feldzüge von 1799 in Italien und der Schweiz, 1833) proprio a queste imprese militari studiandone i problemi strategici.

 

Pura letteratura

L’interesse da parte dell’illustre storiografo contribuì certamente a rendere i fatti della campagna di Suvorov celebri e pertanto degni dell’attenzione di un romanziere. Vaninka è un perfetto esempio di quanto l’abilità fabulatoria di Dumas sia stata in grado di trasformare la fredda cronaca storica, appresa a prezzo di una vasta ricerca documentaria, in pura letteratura. Ed è con un certo orgoglio che possiamo dire che la penna magistrale del più appassionante narratore della storia della letteratura risucchiò dal suo calamaio anche la nostra Crema per proiettarla sullo sfondo di un racconto che, per la perizia con cui fu composto, non finirà mai di appagare la nostra sete di storie.

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