30-05-2019 ore 10:43 | Cultura - Proiezioni
di Andrea Aiolfi

La paranza dei bambini, nel film di Claudio Giovannesi il male è l’unica scelta possibile

Non è un film che può lasciare indifferenti la paranza dei bambini, tratto dall’omonimo romanzo di Roberto Saviano, diretto da Claudio Giovannesi e presentato al Festival del Cinema di Berlino 2019. Non per la violenza o la trama, quanto per il senso di normalità trasmesso dalla pellicola, la stessa con cui Nicola (Francesco di Napoli) un quindicenne del Rione Sanità decide insieme ai suoi compagni di diventare boss di quartiere, come gli altri della città da lui adorati e considerati dei miti. Dei ragazzini diventano spietati padroni del loro piccolo mondo, perché capiscono che l’unica loro prospettiva di vita è sottomettere o essere sottomessi, come spiegato nella frase del protagonista “io non ho scelta”.

 

Quotidianità

Le rapine iniziate per gioco per pagarsi l’ingresso in discoteca, diventano presto qualcosa di sempre più grosso. La voglia di denaro e potere cresce insieme a loro, così come crescono i nemici, pronti a rimettere al loro posto questi “bambini”. Il film è interamente girato in napoletano e interpretato da giovanissimi attori non professionisti provenienti dalle stesse zone in cui è ambientata la vicenda, molto distante dalla narrazione e le atmosfere di Gomorra, la paranza dei bambini offre uno spaccato di quotidianità non-normale, divenuto prassi in alcune zone e che tiene in ostaggio la vita di migliaia di persone.

 

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