29-11-2021 ore 17:30 | Cultura - Incontri
di Chiara Grossi

Community reading. La lettura visiva rilegge la vita di Marzo, alias Gian Battista Canepa

Sabato scorso Alice nella città, per il suo Community Reading, ha ospitato un esperimento al confine tra letteratura e cinema, una lettura visiva, che snocciola un tema caro alle sue voci: la Resistenza. Questa sperimentazione è stata possibile grazie alla proiezione del documentario Marzo - Cronache di una vita, una lieve e al contempo forte ricostruzione della vita del partigiano Gian Battista Canepa. Scritto e diretto da Diego Venezia - presente in sala col direttore della fotografia Marco Ronchi - il film legge grazie alla voce di Franco Leo alcune pagine dei libri autobiografici di Canepa che, insieme alle testimonianze di chi l’ha conosciuto, ne raccontano la vita: da Chiavari alla Spagna, dalla Prima Guerra Mondiale alla Guerra civile spagnola, dal confino a Lipari fino all’esilio in Francia, nome di battaglia ‘Marzo’ ha agito da protagonista quasi in sordina per la liberazione.

 

La divisione Cichero

Sin da subito si scopre una persona fuori dall’ordinario di allora quanto di quello attuale. I rapporti che Marzo intratteneva con coloro che gravitavano intorno a lui erano veri, sinceri, frutto della sua pura convenzione di quanto la condivisione di prospettive fosse la via per la costruzione e ricostruzione di una società giusta; di questo ne è un grande esempio la sua amicizia quasi paterna con il cattolico partigiano Aldo Gastaldi Bisagno, con il quale ha condiviso la guida della divisione Cichero durante la Resistenza. La peculiarità del documentario è la bellezza lieve con cui tutto questo viene raccontato: dalle parole, dalle tenere voci, dagli sguardi e dalla narrazione traspare l’esigenza di dimostrare come la storia comune possa elevarsi a storia universale, senza alcuna necessità di apparire, bensì solamente mostrare che è attraverso le cose “piccole” che l’azione prende vita.

 

L’umana straordinaria quotidianità

Questo livello di semplice umanità è mostrato dalla testimonianza della figlia Enrica, la quale, con la sua onesta e graziosa presenza, dona alla narrazione un solido appiglio all’importanza dell’umana, straordinaria quotidianità. Prodotto da Anppia, Associazione nazionale perseguitati politici italiani antifascisti, Aicvas, Associazione italiana combattenti antifascisti di Spagna, patrocinato dall’Ilsrec, Istituto ligure per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea, e qui presentato in collaborazione con la sezione Anpi di Castelleone, Marzo è una poesia di storia e di vita, di ricordo e di umanità, di grandissime “piccole cose”.

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