ultimo aggiornamento ore 21:11
Venerdì 28 marzo 2025 la sala principale del ristorante trattoria Rosetta a Passarera risuona delle serene chiacchiere di più di cento persone, convenute con gioia ed interesse all'incontro artistico con l'autore e produttore di Bagnolo Cremasco Davide Simonetta. Il tema della serata è “Come nasce una canzone” e chi meglio di lui lo può affrontare. All'ultimo festival di Sanremo ben cinque canzoni recano la sua firma: per Viva la vita di Francesco Gabbani e Mille volte ancora di Rocco Hunt ha scritto la musica, per Dimenticarsi alle 7 di Elodie il testo, per Fango in Paradiso di Francesca Michielin ha scritto le parole, oltre a produrre la canzone ed infine per Incoscienti giovani, cantata da Achille Lauro, ha scritto e composto il brano, partendo dalla sua stessa storia personale.
Una serata magica
Un lungo tavolo d'onore attende i protagonisti dell'Intermeeting. Al centro prende posto Gianfranco Vailati, presidente Lions Club Soncino con accanto l'atteso Davide Simonetta ed il giornalista Stefano Mauri. Ai loro lati la schiera al completo degli altri presidenti: Riccardo Murabito Lc. Crema Duomo Oltre le Mura, Matteo Doldi Leo Club Tarantasio Terre Cremasche, Selene Ogliari Lc. Pandino Gera d'Adda, Luigi Manfredoni Lions Club Castelleone, Lodovica Benelli Lc. Crema Serenissima e Vittorio Malfasi IIIa Circoscrizione Zona A. Primo Podestà, nella sua veste di cerimoniere, dà il via alla serata in modo solenne con l'ascolto dell'inno brasiliano, in onore del presidente Lions Internazional Fabricio Oliveira, poi l'inno europeo e a seguire l'inno di Mameli, intonato all'unisono da tutti i presenti.
Da cantante a compositore
L'eccezionalità dell'evento è palpabile: Simonetta è un vanto per il territorio e la sua presenza è spesso contesa, soprattutto ora che si è trasferito a Milano per stare accanto alla moglie Veronica Ferraro in attesa della nascita del piccolo Orlando. Intorno alle 22, dopo un'ottima cena conviviale, il presidente Vailati introduce lo spazio dedicato al gradito ospite d'onore, ripercorrendo brevemente la sua carriera: dall'inizio dell'avventura musicale con i Karnea nel 2001 ai primi successi con i Caponord nel 2009 sino alla firma del contratto discografico con la Warner Music Italia. Dal 2012 il musicista, che sa praticamente suonare tutti gli strumenti, inizia la sua carriera esclusiva di autore e da quel momento non smette più di scrivere per i più grandi nomi della musica italiana.
Un ragazzo sensibile
Davide prende il microfono e ringrazia i suoi genitori, presenti in sala, ricordando di aver iniziato a strimpellare da piccolo sui set di pentole e di essere sempre stato sostenuto in questa sua passione da mamma e papà. “Ero un ragazzo molto sensibile, con le sue guerre quotidiane interiori” svela a cuore aperto, senza filtri.
La sua forza è la sua fragilità, che non ha timore nel mostrare e dichiarare apertamente e questa genuina umanità lo avvicina agli altri. Dice di sentirsi una sorta di psicologo delle relazioni musicali, forse anche grazie alla sua esperienza giovanile di educatore, vissuta spesso con ragazzi fragili come e più di lui.
La musica: sogno e maledizione
In dialogo con lo spigliato e preparatissimo giornalista Stefano Mauri, Davide non si risparmia: “Avevo 23 anni quando il capo della Warner mi disse che il mio tempo come cantante era scaduto”. Quello è il momento della svolta: il compositore comprende che non è fatto per stare sul palco: “ Un cantante deve avere un ego smisurato, così grande da riempire la stanza in cui entra. Io lavoro per la canzone. Voglio le canzoni e poche altre cose intorno a me”. E prosegue confidando che non vede l'ora di essere in studio, prima delle 7.30: in questi giorni sta lavorando al nuovo album di Annalisa Scarrone, che definisce una persona di casa. L'album per ora è top secret, ma a suo dire sarà una sorpresa. “La musica è il mio sogno e la mia maledizione”.
Bagnolo Cremasco, mecca della musica
Il paese alle porte di Crema diventa luogo di pellegrinaggi musicali, dove grazie a Davide avviene anche qualche rinascita miracolosa, come per Le Vibrazioni di Francesco Sarcina. L'elenco di grandi e famosi artisti, che sono stati visti aggirarsi al bar o parcheggiare vicino alla sua casa natale è infinito: Fedez scende dall'auto e dopo 5 minuti si è già raccolta una folla di duecento persone, Gianni Morandi, Orietta Berti, Emma Marrone, ognuno di loro e molti altri conservano ricordi di questo covo di provincia. Simonetta non si risparmia e allunga aneddoti curiosi e divertenti: "Loredana Bertè mi chiamava alle 3 di notte per modificare una parola; Blanco, quando scriviamo, si spoglia e resta in mutande perché per lui comporre è un atto primitivo di liberazione”.
Una vita, anzi Due vite
Ascoltandolo, mentre racconta di sé e delle tante star, che lo hanno cercato e con cui ha lavorato, non è difficile immaginare quanto sia affascinante anche mentre scrive: il suo linguaggio è preciso, diretto, pieno di colori e di emozioni e il suo modo di parlare è naturale, schietto e coinvolgente. “Io scrivo, ma non ho nessuna verità in tasca. Il Gaviscon è sempre con me”. Con Annalisa e con Marco Mengoni si sono consolidate due grandi amicizie. “Due vite è nata in tre giorni e poi ci sono voluti due mesi per rifinirla. Marco è un perfezionista. Lui è un talento unico e una persona splendida”.
Il metodo Simonetta
“Arriva l'artista, ci beviamo un caffè e ci raccontiamo. Così inizio a lavorare a una nuova canzone”. Per l'autore bagnolese comporre è mettersi a nudo, quindi è necessario aprirsi a vicenda. “Cerco sempre di mettere elementi di modernità, ma sono un amante degli anni Ottanta. Questo è il mio imprinting”. Al chilometrico elenco di collaborazioni manca ancora Zucchero Sugar Fornaciari: “Ci siamo annusati diverse volte ” dice Simonetta “ma non ci siamo ancora incrociati”. Gli auguriamo che anche questo sogno possa realizzarsi, esattamente come lui fa sognare chi ascolta le sue meravigliose canzoni.
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