28-11-2020 ore 19:36 | Cultura - Musica
di Marco Oldrini

Istituto Folcioni. Pier Angelo Mulazzani tra lezioni smart, nuovi corsi e vecchie certezze

Il settore culturale ha subito un duro colpo a causa del lockdown. Tuttavia, i musicisti cremaschi non si sono fermati ed hanno cominciato a fare musica a distanza. Lo racconta Pier Angelo Mulazzani, docente del gruppo Imparerock dell'istituto Folcioni di Crema. “La pandemia in corso ha inflitto colpi durissimi al mondo della musica in generale, alle formazioni di musica d’insieme in particolare. Il lockdown ci ha costretti a sospendere la normale attività musicale settimanale a partire da fine febbraio in poi. La tecnologia, se, da un lato, consente di poter effettuare delle buone lezioni individuali a distanza, dall’altro, non consente ancora di effettuare delle prove di musica d’assieme. Le latenze temporali che si generano tra i diversi utenti sono quasi sempre troppo grandi per permettere un'esecuzione simultanea di più parti”.

 

Nuove prospettive

È nata, quindi, l'idea di fare un video. “Inizialmente ho preparato delle basi di riferimento sulle quali tutti i ragazzi avrebbero dovuto, indipendentemente, eseguire la propria parte e riprendere il tutto. Una volta inviatomi il loro video, ho estrapolato i file audio dai video per fare un lavoro di editing, mixaggio e mastering delle diverse tracce e produrre un’unica traccia audio del brano, come si fa di solito per la produzione di un disco. In seguito sono stati montati tutti i video privati dell’audio e sincronizzati uno a uno alla traccia mixata”. Per gli studenti è stata l'occasione di scoprire un'altra prospettiva. “ In questo progetto i ragazzi hanno lavorato con una prospettiva più da studio di registrazione e meno da live, tuttavia questa è una dimensione del musicista pop altrettanto importante che meriterebbe di essere approfondita”. A settembre poi è stato possibile svolgere alcune prove in presenza. “Abbiamo fatto confluire il lavoro svolto fino a metà febbraio con quello svolto a distanza tra primavera e estate e organizzato un concerto di fine anno presso il Mercato austroungarico di Crema. E’ stata una bella serata carica di significato emotivo per tutti, soprattutto per molti dei ragazzi che erano alla loro primissima esperienza dal vivo”.

 

Musica d'insieme

La tecnologia non ha scalfito la vera natura della musica d'insieme. “La dimensione della musica d’insieme è importantissima per qualunque ragazzo decida di intraprendere lo studio di uno strumento musicale. Le ricadute positive vanno ben aldilà degli inevitabili miglioramenti tecnici ed espressivi che ne derivano. Solo suonando in una band si ha la possibilità di acquisire consapevolezza sul suono individuale e di gruppo, si imparano le caratteristiche tecniche e timbriche degli altri strumenti, si acquisiscono capacità di produzione artistica di base, scrittura sintetica e arrangiamento rapido (e non) all’interno dell’insieme, tenendo conto delle caratteristiche degli strumenti coinvolti. Cosa più importante di tutte: si è costretti a smussare gli inevitabili spigoli del proprio carattere per anteporre gli interessi generali del gruppo a quelli particolari e individuali”.

 

Computer music

Diplomato con merito in pianoforte al conservatorio Monteverdi di Cremona, Mulazzani negli anni ha spaziato dal classico al moderno. “Avere solide basi penso sia importante in qualsiasi ambito lavorativo e quello musicale non fa certo eccezione. Ancora più importante è avere insegnanti che sappiano trasmettere agli allievi un giusto mix di entusiasmo, passione e consapevolezza del raggiungimento dei risultati attraverso dedizione e impegno costanti. Oggi si ha la percezione e a volte la pretesa di poter raggiungere qualsiasi risultato in poco tempo. La musica, al contrario, è complessità, profondità e ricerca. Regala passione, ma richiede impegno e fatica”. Tra gli ultimi impegni di Mulazzani anche il corso, di recente attivato dall'Istituto Folcioni, di Computer music: “Mira a fornire gli strumenti e le competenze essenziali all’utente musicista non professionista o semiprofessionista nell’ambito dell’home recording. Gli obiettivi didattici principali riguardano l’utilizzo delle principali funzioni delle daw (digital audio workstation). Ciò consentirà all’utente di essere in grado di autoprodursi, in un contesto domestico, una registrazione audio di qualità”. Un’altra parte importante del corso sarà riservata all’utilizzo dei software per la notazione musicale e la produzione di spartiti musicali. Infine verranno dati gli “elementi essenziali di editing, mixing e mastering”.

1707