28-06-2019 ore 10:47 | Cultura - Musica
di Andrea Aiolfi

La classe e l’umorismo di Malika Ayane hanno conquistato una bollente CremArena

Un ritorno molto gradito quello della cantautrice milanese Malika Ayane sul palco di Crema Arena: “ormai una tradizione” ha commentato a inizio serata. Per quanto la musica sia uno strumento potentissimo, nulla può contro l’umidità estiva cremasca. Il caldo torrido di ieri sera ha influenzato il concerto nella durata ma non nella qualità, fornendo anche il pretesto alla cantante per liberare il suo umorismo tra un pezzo e l’altro e realizzare una simpatica coreografia con i molti ventagli delle signore presenti nella platea.


Feeling better

La scaletta è stata composta per la maggior parte dai brani dell’ultimo disco, Domino, uscito lo scorso anno: Nodi, Questioni di Forma, Stracciabudella e Vestito da Domenica, alternati ai brani più vecchi, diventati ormai dei classici Come Foglie e Feeling Better, canzone dell’ormai lontano 2008 che fece conoscere Malika al grande pubblico. Inglese e italiano, ballad pop e pezzi riarrangiati in versione rock (con tanto di assoli infuocati). Raccolgono applausi e ovazioni la versatilità di Malika e della sua band, composta da Carlo Gaudiello al piano, Marco Mariniello al basso, Nico Lippolis alla batteria e Jacopo Bertacco alla chitarra.


La prima cosa bella

La cantante ha ringraziato gli spettatori per la fedeltà e la fiducia dimostrata e ha dato appuntamento, per rispettare la tradizione, “tra qualche anno”. Prima di congedarsi ha chiesto al pubblico cosa avrebbe voluto sentire come finale, una voce si è alzata dalla platea gridando: La prima cosa bella. Detto, fatto. La canzone di Nicola di Bari era stata reinterpretata nel 2010 per la colonna sonora del film omonimo di Paolo Virzì. Un fuoriprogramma emozionante a conclusione di un grande concerto.

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