“Buono come il pane” è il percorso proposto da Coldiretti alle scuole primarie della provincia di Cremona, dedicato alla scoperta del grano e delle aziende agricole che lo coltivano. Questo nell’ambito del progetto di educazione agroalimentare ‘Cresciamo sani, mangiamo il cibo buono’, a cui ha collaborato l’Ufficio scolastico territoriale. Il progetto sta accompagnando i bambini alla scoperta dei cibi che nascono dall’agricoltura. Si punta su pane, miele, latte e formaggi, ma anche del valore dell’acqua e delle nostre radici contadine.
Come nasce il pane
Il percorso dedicato al pane ha coinvolto la giovane imprenditrice agricola Elisa Mignani, di Pessina Cremonese. Elisa conduce i bambini in un viaggio virtuale che inizia dal chicco di grano e dai campi seminati intorno all’azienda agricola. Si passa quindi al piccolo mulino dove, grazie all’intervento del papà Riccardo Mignani i bambini scoprono come dal chicco nasce la farina. La tappa successiva è il laboratorio, o meglio “Fornolandia”, dove Monica Dilda, partendo dalla farina (insieme ad acqua, lievito, sale), prepara l’impasto e dà forma al pane. Ed ecco che, nel passaggio finale, dal forno esce il pane, caldo e fragrante, pronto per essere portato in tavola. L’azienda della giovane imprenditrice è dedita alla coltivazione dei cereali più antichi come il grano monococco.
Sono 64 le classi coinvolte
Ben 64 classi dei vari istituti scolastici hanno aderito al progetto di Coldiretti. Fra queste, tante hanno puntato sul tema del pane. Impegnato negli incontri on line con le classi, Carlo Maria Recchia, imprenditore agricolo di Formigara e delegato provinciale e regionale di Coldiretti Giovani Impresa. Recchia ha riscoperto la coltivazione del mais corvino e da questo ricava prodotti quali farina, pasta, biscotti, birra. Nelle lezioni racconta il suo lavoro. La proposta rivolta alle scuole del territorio rientra nelle ore previste di educazione civica. Si basa sulla collaborazione tra Coldiretti e il ministero dell’istruzione, università e ricerca.