28-01-2019 ore 20:32 | Cultura - Arte
di Leonida

Alice nella città. Sarah Stride, a Castelleone in scena un live decisamente fuori dal coro

Uscendo dalla sala di Alice nella città dopo il live di Sarah Stride, sabato sera, è rimasta cucita addosso l’impressione netta di aver assistito all’esibizione di una full-band, nonostante sul palco insieme alla cantante milanese ci fosse soltanto un chitarrista. A dirla tutta “chitarrista“ è definizione piuttosto riduttiva, dato che le tradizionali 6 corde erano in realtà 8 (una chitarra elettrica con rinforzo di corde basse, piuttosto rara a vedersi) e le mani erano quelle di Franz Martino, balzato agli onori della cronaca poco più di due anni fa con l’album Revert, considerato una delle migliori uscite in tema di jazz italiano degli ultimi anni.


Il complesso tessuto compositivo

A questa base chitarra-voce, già di grande impatto, il duo ha aggiunto un utilizzo curatissimo di drum-machine e suoni sintetizzati, rendendo appieno il gusto e le atmosfere di Prima che gli assassini il disco che Sarah Stride ha pubblicato nel novembre 2018 e che sta riscuotendo meritatissimi apprezzamenti dalla critica di settore. Un sapore new-wave, se non addirittura dark, permea l’approccio melodico della cantante che tuttavia nasconde dietro a questa apparente immediatezza un tessuto compositivo decisamente complesso, ai confini con il jazz e le vocalità modali: semitoni inattesi che irrompono in strutture e ripetizioni ossessive, ostinati ritmici dal sapore tribale e tappeti sonori la cui suggestione porta ad immaginare un’impossibile esordio dei Matia Bazar nel terzo millennio.

 

Artista fuori dal coro

I giochi di luce che seguono lo spettacolo ne rafforzano l’impatto, un semicerchio di pannelli luminosi posizionati a terra slanciano le due figure sul palco amplificando un incedere ieratico, per un’ora di esibizione che sa di celebrazione elettronica. Il live di Sarah Stride era uno degli appuntamenti più attesi di questo inverno nella stagione di Alice nella città e non c’è aspettativa che sia stata disattesa. Una voce sicuramente fuori dal coro, non allineata al gusto neo-cantautorale e rassicurante (nonché ridondante) che spopola, e quindi una voce che sa farsi ascoltare e che vale la pena di seguire.

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