27-01-2022 ore 09:27 | Cultura - Itinerari
di Gloria Giavaldi

Il valore della memoria nei versi di Angelo Noce: 'tramandare per alimentare sapere'

“Ho voluto prestare la voce a un componente della famiglia Passigli”. Angelo Noce dedica versi alla comunità ebraica di Sorano, in Toscana, gemella di quella di Pitigliano. La loro storia dura nei secoli. “Ci sono ancora oggi”. Il tufo è l'elemento tipico dei posti, di quei luoghi in cui riposa una famiglia ebrea che è stata interamente cancellata dal regime. Nei giorni immediatamente precedenti alla Giornata della memoria, che si celebra il prossimo 27 gennaio, le parole, una in fila all'altra, servono per “ricordare ciò che ho visto. Scrivo per tenere traccia dei viaggi che compio, non solo per i bei paesaggi che incontro. Soprattutto per i segni che interpreto lungo il percorso. Perché il vero valore di ciò che incontriamo è dato dalla capacità di interrogarci, di mettere in discussione per comprendere. Anche se costa fatica, anche se è più facile e scontato prendere la storia così come ci viene tramandata”.

 

Il coraggio di domandare

Ma la storia non è un fatto del passato, si alimenta. “Anche noi esistiamo per continuità. Diamo per assodate alcune abitudini: il coraggio sta nell'indagare. Nel non generalizzare ciò che apprendiamo”. La generalizzazione, le etichette, gli stereotipi hanno creato “una concezione disarmonica della realtà storica. Chi oggi ancora usa il termine ebreo come un epiteto per offendere pecca di leggerezza. Sfiora un dramma che ha fatto (e continua) a fare parte della nostra realtà. Un dramma che ogni uomo dovrebbe conoscere”. Per avanzare, per non cadere nel negazionismo. Piuttosto per combatterlo.

 

La risoluzione Onu

In questa direzione va la risoluzione dell'assemblea generale delle Nazioni unite adottata simbolicamente giovedì 20 gennaio, data in cui ricorreva l'anniversario della Conferenza di Wannsee con cui i nazisti determinarono la soluzione finale della questione ebraica. Il provvedimento, proposto da Israele, ha un forte significato politico, dopo quello che nel 2005 portò all'istituzione della Giornata della memoria. Mira al contrasto del negazionismo della Shoah e dell'antisemitismo anche sui social media e alla creazione di programmi educativi. Perché è necessario “veicolare conoscenza per creare cittadini consapevoli”.

 

La poesia

Ecco la poesia di Angelo Noce:

Io sono di tufo

i miei occhi stelle

in discesa nel tempo.

Stelle bucate d’infinito.

Io sono di tufo

bocca cariata nel dente del giudizio.

Io sono un morso di challah

nell’alba buia soffiato di cenere

Io sono qui di casa pelle di tufo

pietra d’inciampo della soglia

eterno presente di eterno passato.

Di tufo è il gradino disuguale l’orma

il passo lento come dimenticanza d’agire.

Chi ha tempo infinito ha tempo eterno

Il mio nome è radice d’albero pietra di tufo

sottratta incisa, valigia da viaggio pressata

d’anime

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