26-11-2019 ore 15:30 | Cultura - Manifestazioni
di Andrea Galvani

Crema. Un fine settimana coi mattoncini al museo con l’allestimento sull’antico Egitto

Per la gioia di grandi e piccini, nel fine settimana il centro culturale sant’Agostino di Crema sarà invaso dai Lego. Sabato 30 novembre e domenica 1 dicembre si svolgerà la sesta edizione di Mattoncini al Museo, organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Crema con la collaborazione del gruppo Cremona Bricks. I mattoncini colorati della ditta danese (la casa madre ha sede a Billund) mietono successi dal lontano 1949; forse non tutti sanno che i LegoTM assunsero la forma a noi nota solo nel 1958. L’esposizione cremasca sarà aperta dalle ore 10 alle 18.30 sia il sabato sia la domenica. L’ingresso è libero.

 

Il concorso

Confermata l’area esposizioni delle opere già realizzate dai componenti del team di Cremona Bricks e uno spazio libero per i bambini, con un’area giochi piena di mattoncini di ogni colore e forma, con cui i piccoli frequentatori della mostra potranno sbizzarrirsi. Non mancherà il concorso dedicato ai bambini: le 10 migliori opere realizzate tra sabato e domenica al Museo verranno premiate. Il concorso si chiude alle ore 17 della domenica e la premiazione si svolgerà un’ora dopo.

 

L’allestimento speciale

“Suscita da sempre grande interesse e porta con sé una straordinaria affluenza di pubblico. La manifestazione – commenta l’assessore alla cultura Emanuela Nichetti - attrae tantissimi bambini, che giocano e costruiscono mondi possibili o immaginari, ma anche moltissimi adulti e collezionisti, confermando il fatto che le costruzioni con i Lego siano tra i pochi divertimenti capaci di resistere alla concorrenza dei giochi elettronici. Particolarmente interessante è il fatto che, oltre alla consueta “invasione” di mattoncini in molti spazi del centro culturale, quest’anno la manifestazione regalerà ai visitatori un allestimento speciale sul mondo degli antichi Egizi, in onore della nuova sezione museale sul lascito Burri. E ho ragione di credere che le sorprese non finiscano qui”.
 

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