26-08-2024 ore 20:34 | Cultura - Arte
di Annamaria Carioni

Biennale di Soncino a Marco: XI edizione per una cultura diffusa fino al 29 settembre

Soncino, uno dei borghi medievali più suggestivi d'Italia, citato per la sua inimitabile bellezza in numerosi siti e guide turistiche, accoglie e promuove l'undicesima edizione della sua Biennale, l'evento di arte contemporanea che dal 2001 richiama e raccoglie artisti di caratura nazionale ed internazionale. Rispetto alla decima edizione, l'attesa manifestazione torna dopo cinque anni "contraddicendo, ma nel contempo confermando se stessa ed il proprio nome", scrive nel catalogo Antonio Ceribelli "attraversando e vivendo le complessità e le trasformazioni che il trascorso quinquennio ha portato".

 

A tema libero
La manifestazione ha l'obiettivo di esplorare la contemporaneità grazie alle opere degli artisti, che liberamente partecipano con il loro stile, la loro visione del mondo, il loro messaggio: ferro, acciaio inox, stoffa, pietra, ceramica, carta, ogni materiale, plasmato dalla loro tecnica creativa, comunica attraverso le sue peculiarità concetti ed emozioni forti. Il tema è libero, eppure si possono cogliere direttrici di senso e di indagine condivise, che parlano del tempo e dello spazio, della guerra e della pace: un rinoceronte sospeso da terra, opera di Stefano Bombardieri, introduce l'idea di un tempo pesante ed insieme leggero e sembra dialogare con il lavoro di Brunivo Buttarelli dal titolo Aspri acuti di Kronos, posizionato nel cortile più interno della rocca; due ali in marmo bianco di Carrara, appese ad una corda, sembrano proteggere un ammasso di cuori di ceramica rossa, così realistici da sembrare veri e pulsanti, nel lavoro di Marika Ricchi, intitolato Peace and love e richiamano l'opera Peace, realizzata in macerie, ferro e vernice dal curatore della Biennale Demis Martinelli.

 

Arte diffusa
Se la rocca mostra di essere una location perfetta, con la sua imponenza e i giochi di luce ed ombra, che il sole disegna sui torrioni, sugli spalti e nei cortili, altri luoghi del borgo non sono da meno: la Sala Ciminiera dell'ex filanda Meroni è un elegante e funzionale spazio espositivo, in cui la luce naturale, che entra dai finestroni posti sui due lati, si coniuga con la luminosità aggiunta dei faretti in sapiente sospensione. Le opere d'arte sono ovunque all'interno della sala e fuori: sui lati della rocca campeggiano le scritte di ferro al neon Humanitas, Felicitas e Libertas, installate da Manuela Bedeschi, diversi lavori possono essere ammirati al Macbus, il museo d'arte contemporanea Bosco Urbano Soncino, altri ancora in alcune piazze del borgo.

 

A Marco
"Eravamo tre amici Marco Grazioli, Pietro Spoto ed io" ricorda con emozione Martinelli "Sognavamo di fare una mostra nella rocca, ma nessuno ci dava credito. Quando il 19 settembre 1998 è morto improvvisamente Marco, abbiamo deciso di andare avanti e nel suo ricordo ci siamo riusciti". In omaggio all'amico scomparso prematuramente, è nata l'idea di trasformare il sogno di una mostra in qualcosa di più grande, come una biennale e di costituire allo scopo un'associazione, che ha come logo una emme stilizzata, che ricorda l'iniziale del nome dell'amico deceduto a soli ventun'anni e allo stesso tempo il profilo dei merli della rocca, simbolo di Soncino. In ricordo di Grazioli  e del suo estro artistico sono esposti anche i suoi fumetti ad inchiostro su carta, disegnati dal 1996 al 1998.


I numeri della Biennale
"Ho scelto personalmente gli artisti presenti in questa edizione. Sono circa 45, sinceramente non li ho nemmeno contati" aggiunge Martinelli, che ricopre anche il ruolo di presidente dell'omonima associazione "È un lungo lavoro, che si avvale della preziosa collaborazione di altri membri dell'associazione stessa, quali Clara Taverna, che ha progettato il catalogo e segue la comunicazione, Antonio Ceribelli, membro del consiglio direttivo, che ha curato l'allestimento in filanda, e Mauro Coppini, vicepresidente e curatore della parte grafica". L'affiatato team è sostenuto anche dall'impegno di circa ottanta volontari, dagli sponsor e dall'Amministrazione Comunale di Soncino. La Biennale attende i visitatori fino a domenica 29 settembre 2024.