26-06-2015 ore 11:59 | Cultura - Proiezioni
di Gianni Carrolli

Ted 2. La lotta dell’orsetto per diventare una persona vera. Sbanca al box office il secondo lavoro di Seth MacFarlane

Torna a far parlare di sé l’orsacchiotto di peluche più cattivo del mondo del cinema. Il secondo episodio di Ted – personaggio ideato da Seth MacFarlane, creatore della famiglia Griffin – si propone al grande pubblico e sbaraglia la concorrenza dell’Indominus rex di Jurassic World. Dal box office Italia fanno sapere che solo nella prima giornata Ted 2 ha incassato 298.814 euro, contro i 181.765 euro dei dinosauri del quarto episodio di Jurassic Park.

 

Comicità caustica

Nessuna grande novità per il film di MacFarlane prodotto dalla Universal Pictures, ma una formula rodata che convince: causticità a concentrazioni elevate e grande densità di gag inserite nel contesto di tutti i giorni. Il regista dà prova una volta di più di saper orchestrare la comicità a suo piacimento, collegando sketch e scene esilaranti senza mai perdere di vista la trama. Perno narrativo del film, la battaglia (non solo legale) di Ted per vedersi riconosciuto come una persona.

 

La trama

L’estasi del matrimonio con Tami-Lynn dura poco: i litigi diventano frequenti ed accesi, spesso per via delle spese esose della moglie. Il consiglio per porre fine allo scontro arriva da un collega del supermarket, che suggerisce a Ted di avere un bambino. Nulla di più difficile, per un orsacchiotto animato. Fallito il tentativo di estorcere il seme da un famoso giocatore di baseball, Ted trova la disponibilità del suo amico John. Non basta, perché qui iniziano i problemi maggiori: con l’aiuto dell’avvocatessa Samantha Jackson, Tedo dovrà dimostrare di essere una persona.

 

La ricerca dell’umanità

Questa è la novità del film rispetto al primo, irriverente episodio: una incessante ricerca d’identità attraverso battute e situazioni spassose. Insulti e parolacce non sono più fini a sé né alla comicità: assumono uno spessore differente, dovuto ad una eticità di fondo che caratterizza ancor di più il personaggio. In questo episodio Ted è reso ancora più umano dai suoi problemi, sebbene i suoi problemi partano proprio dalla sua condizione di oggetto inumano.