


Venerdì 26 maggio, alle ore 21, presso il teatro Don Bosco di Capergnanica lo spettacolo della compagnia Gagio Volontè dal titolo Non sugnu morto. Regia di Gabriel Pavesi, ingresso 5 euro. Quattro quadri in cui la figura di Paolo Borsellino ritorna in vita, per dimostrare che, per chi combatte e resiste quotidianamente, non è mai morto. Ritorna la sua voce, le sue parole e le sue azioni di coraggio e abnegazione, che ci dicono appunto “non sugnu morto”.
I testimoni di giustizia e la loro solitudine
La lotta alla mafia e alla corruzione, con la quale essa si diffonde, si combatte su vari fronti, proposti nelle varie scene: la scuola e l’amore per la conoscenza; il carcere e la guerra perpetrata allo Stato; i testimoni di giustizia e la loro solitudine (ricordando Rita Atria e Piera Aiello) e infine la memoria (Giovanni Falcone, i caduti e i sopravvissuti), quel dovere civile e morale di proseguire la strada tracciata dai due più importanti magistrati italiani contemporanei.
Debellare la mafia
Dalle tragedie moderne, le stragi di Cosa nostra e la paura, è nata la concreta speranza di debellare il cancro mafioso, con la vita e con la testimonianza, dimostrando a noi stessi e al mondo che Paolo Borsellino è vivo. “Abbiamo un grosso debito nei loro confronti e questo debito dobbiamo pagarlo gioiosamente, facendo il nostro dovere” (Paolo Borsellino).