26-04-2020 ore 15:28 | Cultura - Incontri
di Sara Valle

Covid19. Uovonero, 'intanto faccio qualcosa': le proposte per superare la quarantena

C’è un tempo per leggere, uno per cucinare, uno per fare esercizio fisico, uno per imparare. #intantofaccioqualcosa, l’ultimo progetto della casa editrice “Uovonero” sbarca sul web con una serie di proposte per trascorrere la quarantena. “Dopo una settimana dall’inizio dell’emergenza sanitaria, abbiamo voluto manifestare vicinanza alle famiglie di bambini con disabilità formulando un progetto capace di rispondere ad eterogenee esigenze e peculiarità”. Lo racconta con semplicità Enza Crivelli, psicologa e pedagogista esperta d’autismo, che ha fatto della diversità il suo pane quotidiano. “Mi occupo di autismo da trent’anni. Spesso mi diverto a creare novità. Con #intantofaccioqualcosa ho voluto proporre attività, adeguate a persone diverse per età e funzionamento, che devono essere costruite o riprodotte con gli strumenti offerti dall’ambiente casalingo”.

 

Strutturare tempo e spazio

In questa situazione di emergenza è importante strutturare. Tempo, spazio e attimi di libertà. “Il venir meno di tutte le attività che scandiscono la routine delle persone autistiche e delle loro famiglie è deleterio. A questo si aggiunge la mancanza del supporto educativo a casa. È necessario fornire alle famiglie gli strumenti per organizzare tempo e spazio, in modo che i bambini possano trascorrere del tempo in autonomia e i genitori possano godere di alcuni attimi di sollievo”. A distanza, ma è necessario creare un’alleanza indispensabile per il benessere di tutti. “I genitori diventano co-terapeuti. Oggi è opportuno ripensare gli obiettivi e mantenere l’equilibrio”. In un “tempo sospeso, privo di punti riferimento”, è importante non perdersi. Poi verrà il momento per ripartire. Poco per volta.

 

Libri per tutti

Impegnata in diverse realtà associative, Enza Crivelli cerca di stare al passo coi tempi, nonostante di norma preferisca giocare d’anticipo. “Uovonero è nata nel 2010 con la finalità di avvicinare tutti alla lettura. Anche le persone con disturbi dello spettro autistico. Dieci anni fa queste persone potevano stringere tra le mani solo dei faldoni di fotocopie orribili. Sono fermamente convinta che la bellezza abbia un valore educativo e terapeutico enorme, per questo mi sono impegnata affinché tutti potessero avere dei libri belli, reperibili nelle librerie e non solo nei centri specializzati”.

 

Educare alla diversità

“Uovonero” è inclusione, ma anche educazione alla diversità. Lo si capisce già dalla denominazione: “Uovonero è il titolo di una fiaba di Luigi Capuana, che racconta le gesta di un galletto tremendo, nato appunto da un uovo nero, che non può essere cambiato, perché la sua diversità lo caratterizza. E, allora, non resta che valorizzarlo”. Perché la diversità non vuole essere cambiata. “Le persone con autismo non sono malate, sono diverse. Percepiscono in modo diverso, comunicano in modo diverso. Non dobbiamo curarle o modificarle, dobbiamo costruire ponti”. Per apprezzare anche le differenze. Anche al tempo del coronavirus.

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