26-03-2022 ore 20:28 | Cultura - Tradizioni
di Gloria Giavaldi

Fiera di santa Maria, il bello delle nostre tradizioni: 'a Crema in un attimo la felicità'

L'odore di zucchero filato si avverte dalla metà del viale. La fiera di santa Maria è iniziata. I bambini corrono verso l'ingresso. I più grandi non si attardano. La piazza antistante la basilica è gremita di persone di tutte le età. “Per alcuni – ci dice un passante – la fiera è un modo per ritornare bambini. Per rivivere l'infanzia. Mi ricordo quando la manifestazione si svolgeva in questa piazza. Bastava poco”. Le tradizioni tornano vive e il sorriso spunta, scappando anche dalla mascherina. “Vediamo che la gente è ancora un po' diffidente” racconta un commerciante “ma respiriamo quella voglia di tornare a divertirsi, pur nel rispetto di tutte le normative ancora vigenti”. Nei pressi delle giostre il vociare dei bambini è una conferma. Sulla jeep l'unico pensiero è afferrare il codino per rendere orgogliosi mamma e papà. “E per guadagnare un giro in più” sottolinea un piccolo vincitore.

 

Una bella sorpresa

Tutta questione di priorità, insomma. Per un fine settimana l'obiettivo è sorridere. Tutti, di nuovo insieme. Per alcuni questa edizione è stata una sorpresa. “Dopo i due anni difficili che abbiamo vissuto – ci dice una ragazza – non mi aspettavo tornasse in tutto il suo splendore. Ho fatto venire anche i miei amici da Milano. Oggi passiamo il pomeriggio qui per divertirci e tornare un po' bambini”. Tra un sorriso, una frittella, un giro in giostra e una preghiera al santuario, le tradizioni vengono rispettate. Tranne la pioggia: quella mancherà per la gioia dei visitatori e dei commercianti. “Il sole splende e le persone hanno voglia di recuperare il tempo perso”. Di rivivere la fiera di sànta maréa (usiamo pure il dialetto: anche quello è tradizione) in tutto il suo splendore. “Sembra di tornare piccoli anche a persone che hanno passato la quarantina. Sono nata qui e rivivo tutte le immagini della mia città. La stessa che è stata duramente colpita da una pandemia e ha saputo rialzarsi” ci dice una cremasca doc. Il vento batte dolcemente sul viso dei più piccoli, appena scesi da un giro in giostra. Si respira normalità ed il desiderio di riabbracciarla. Di tornare a camminare vicini. Con la mascherina, certo, ma anche con la volontà condivisa di vedere un futuro più brillante.

 

La felicità in un sorriso

Scandito, in questi giorni soprattutto, dai dolci del territorio, dai momenti di gioco, dalle passeggiate con le mani strette con quelle dei propri genitori. “Mia figlia aveva il forte desiderio di tornare alla fiera. Di tornare a sorridere. Oggi sulla giostra con me ho rivisto quel sorriso vivo e ho respirato felicità” ammette una mamma. Crema è felice: “i cremaschi se lo meritano. Tutti ce lo meritiamo”. La lentezza lascia spazio alla velocità con cui un piccolo raggiunge la mamma che lo aspetta giù dallo scivolo. La musica ad alto volume riempie i silenzi. Non li copre, non li sovrasta. Li riempie di gioia dopo tanto dolore. Di serenità, dopo l'incertezza. Un bambino sale sulla giostra, tenta di afferrare il codino, ma non ci riesce. Nell'altra mano afferra un palloncino che punta dritto al cielo. Il codino passa e resta lì appeso. “Riproverò più tardi” dice facendo spallucce.

 

I nostri luoghi

C'è tempo fino a lunedì, la fiera resta lì. E questa per i cremaschi è una certezza. Anche per chi ormai vive lontano. “Sono venuta da Zurigo dove sto studiando per un dottorato: sono tornata a Crema per stare con la mia famiglia” ammette una ragazza. Accanto a lei le amiche di sempre. Il divertimento, nonostante il diverso cammino della vita, passa dai nostri luoghi. Da quel viale che, in fondo, almeno una volta nella vita abbiamo percorso tutti: quello di santa Maria, dove il sorriso di grandi e piccini è sempre vita. Quest'anno, forse, un po' di più. Buona fiera a tutti.

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