26-02-2018 ore 20:19 | Cultura - Arte
di Lidia Gallanti

Crema. L'Istruzione della Vergine esposta in Cattedrale, lunetta svelata dopo il restauro

L’Istruzione della Vergine si svela all’ombra della Cattedrale di Crema. Dopo il restauro effettuato nel mese di dicembre, la lunetta cinquecentesca realizzata dal pittore Bernardino Lanzani torna all’antico splendore. L’operazione di recupero a cura dei restauratori Paolo Mariani e Rosalba Rapuzzi è frutto del service disposto dal Lions Club Crema Gerundo, autorizzata dalla Soprintendenza nel febbraio 2017. Un anno dopo, la riconsegna “alla Diocesi e alla città – ha commentato il vescovo Daniele Gianotti – simbolo di quella sintonia tra arte fede che non perde valore nel tempo. Quest’opera non è solo un oggetto da contemplare dal punto di vista estetico, ma un dono per la fede stessa dei cremaschi, in grado di raggiungere la loro sensibilità religiosa attraverso l'arte”.

 

I due volti della lunetta
La lunetta (188 per 498 centimetri) è al momento collocata in corrispondenza dell’altare a sinistra della cattedrale, dedicato alla Madonna della misericordia. Lì era la sua posizione originaria, adiacente alla cappella dedicata a san Sebastiano. Un dettaglio che spiega perché la tela sia dipinta su entrambi i lati: sul fronte è raffigurata la giovane Vergine, mentre studia le sacre scritture con altre due fanciulle. Di fronte a loro un’imponente figura di donna – probabilmente sant’Anna, madre di Maria – e a lato due uomini, uno dei quali potrebbe raffigurare il padre Gioacchino. Sul retro, un dipinto monocromo di san Sebastiano accompagnato da due angeli.


Ritorno allo splendore originario
I recenti studi effettuati dagli storici dell’arte cremaschi Gabriele Cavallini e Matteo Facchi attribuiscono l’opera a Bernardino Lanzani, pittore rinascimentale attivo nella zona di Bobbio all'inizio del Cinquecento. L’opera cremasca potrebbe risalire al 1530 circa, realizzata per rivestire parte della cappella lignea della cattedrale, poi ricostruita in marmo a fine Settecento. Un restauro ottocentesco ha in parte compromesso l’aspetto del dipinto: come specificato dal funzionario della soprintendenza Renata Casarin, l’ultimo intervento si è reso necessario in seguito alle problematiche conservative che hanno causato il degrado della tela. Presto sarà definita la collocazione della lunetta, in modo che possa essere ammirata su entrambi i lati.

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