26-01-2021 ore 19:58 | Cultura - Incontri
di Gloria Giavaldi

Giornata della memoria. Emanuele Fiano: 'il profumo di mio padre per i giovani di oggi'

Le parole di Emanuele Fiano per vivere la testimonianza del padre Nedo, sopravvissuto alle camere a gas di Auschwitz-Birkenau. Trecento tra studenti e docenti hanno partecipato all'incontro organizzato dagli uffici scolastici territoriali di Cremona e Sondrio dal titolo Vorrei arricchire il vostro cuore. Nedo Fiano, testimone indimenticabile dell’Olocausto, per celebrare la Giornata della memoria. Autore del libro Il profumo di mio padre - L'eredità di un figlio della Shoah, l'onorevole Fiano ha tracciato il ricordo del papà insieme a Lorenzo Benadusi, docente di storia presso l'università di Roma tre e Giorgio Mortara, vicepresidente Unione delle comunità ebraiche italiane (Ucei). All’incontro, moderato da Maria Rita Carmenini, dirigente scolastico dell'istituto comprensivo 2 Damiani di Morbegno. hanno partecipato il dirigente Fabio Molinari e il prefetto di Sondrio Salvatore Rosario Pasquariello.

 

'Il testamento di mio padre'

“Il libro è una mescolanza della memoria collettiva e della memoria personale, un misto della percezione personale che esiste sempre nel rapporto padre-figlio e del ruolo pubblico di questa storia” ha dichiarato l’onorevole Fiano. “Per i giovani di oggi la memoria dell’Olocausto è fondamentale per invitarli a farsi delle domande e a perpetuare la lezione che mio padre ha sempre portato avanti: la battaglia per la libertà. Penso che quella storia, e la memoria che vi si sovrappone grazie al racconto dei testimoni, debba produrre un ragionamento che porti a capire cosa è successo allora, perché e come potrebbe accadere di nuovo. Così è stato per me, questo è stato il testamento di mio padre”.

 

Il ricordo

Per il provveditore Fabio Molinari “questo appuntamento rappresenta un modo importante per celebrare la Giornata della memoria, un momento di ricordo, approfondimento e formazione grazie a testimonianze preziose. I nostri ragazzi hanno bisogno anche di riferimenti storici e temporali come questo, che sono certo saprà arricchirli nel profondo”. Commosso il ricordo di Nedo Fiano da parte del prefetto Pasquariello: “Un uomo che, come pochi altri, è riuscito a tornare dai campi della morte e a testimoniare il dovere doloroso della Memoria”. Per Giorgio Mortara l'esempio di Nedo ha una forte valenza educativa, ma resta ad oggi colmo di amicizia: “Di Nedo mi hanno sempre colpito l’apertura e la disponibilità a partecipare alla vita per concorrere a migliorare la società odierna dimostrando così la sua grande fiducia nel futuro”.Secondo Benadusi il libro offre l'opportunità di “comprendere il contesto storico di riferimento nel tentativo di evitare che possa ripetersi” e fornisce un importante esempio “ legato alla politica”, rappresentato dalla “capacità di trasformare un’azione subita in un’azione agita per cambiare quell’esistenza e diventare artefici del proprio destino”.

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