“I cremaschi sanno tutto della ruota che c’era in piazza Garibaldi, ma in pochi conoscono la storia di un’altra ruota molto importante: quella degli esposti, presente a Crema nella chiesa di Santa Maria della Stella”. Questo il motivo che ha spinto Luigi Dossena ad organizzare un incontro sul tema, previsto domani a partire dalle ore 9.30, presso la chiesa di via Civerchi.
La comparsa della ruota
L’abbandono dei figli indesiderati era un’usanza abbastanza comune per molti popoli dell’antichità. Nel corso dei secoli questa pratica subì un’evoluzione, tanto che la cura dei figli abbandonati divenne una questione di tutela pubblica. Sulla spinta dell’esperienza francese, presso ospedali e strutture religiose vennero istituite le prime ruote degli esposti: dei bussolotti girevoli – spesso in legno – divisi in due parti e installati in una feritoia nel muro che dava all’interno della struttura. Lì venivano lasciati i neonati abbandonati, gli “esposti”, affinché venissero presi in carico dall’istituto.
L’introduzione
L’incontro di domani si aprirà alle ore 9.30 con la messa in onore di tutti i bambini, celebrata da don Giorgio Zucchelli. Seguirà, alle ore 10, un interludio musicale eseguito dal maestro Alberto Dossena sull’organo anonimo della chiesa (ogni intervento della mattinata sarà preceduto da una piccola esibizione); lo stesso organo sarà oggetto di una disamina da parte di Sebastiano Guerini. Seguirà un intervento di don Giuseppe Degli Agosti sulla storia della ruota degli esposti a Crema, comparsa per la prima volta nel 1160 a Borgo San Pietro.
I misteri della chiesa
Un secondo intervallo musicale del maestro Dossena anticiperà il contributo del dottor Carlo Piastrella, che presenterà dei documenti inediti sulla ruota degli esposti dell’ospedale; seguirà la spiegazione dell’arcania imperi delle tavolette nascoste nel soffitto (un tempo, la chiesa di Santa Maria della Stella era il “salotto buono” degli ospiti di palazzo Benzoni). Successivamente, Elisabetta Dossena – presidente del gruppo Agorà – ripercorrerà la storia dell’unica Madonnina nera di Crema e del cremasco, custodita nella chiesa di via Civerchi.
Dai restauri all’attualità
Il penultimo intervento è affidato all’architetto Enzo Bettinelli, che ripercorrerà i lavori di restauro eseguiti sulla chiesa. L’incontro, infine, terminerà con un contributo del Centro aiuto alla vita, da parte dei coniugi Serra e di Faustina Mariani, incentrato sulla storia e l’attività dell’associazione che si occupa di sostenere donne e famiglie in difficoltà a causa della gravidanza.