25-05-2022 ore 19:08 | Cultura - Mostre
di Andrea Galvani

Serio, Everest, Olivetti. Al museo civico la nuova sezione delle macchine per scrivere

Il patrimonio del Museo civico, al servizio della città e del territorio cremasco, si è ulteriormente arricchito. Oggi pomeriggio, con la partecipazione del sindaco Stefania Bonaldi e l'assessore alla cultura Emanuela Nichetti, è stata inaugurata la sezione dedicata alle macchine per scrivere. L’allestimento è stato promosso dal Rotary Club Crema e completa il service 2021/2022. Come spiega il presidente del sodalizio, Antonio Agazzi, “ha preso avvio col rifacimento della segnaletica interna direzionale del complesso del sant’Agostino, realizzata grazie al supporto della Icas, l’azienda di Umberto Cabini e il nuovo allestimento, realizzato da Luigi Aschedamini, partito dal disegno delle teche espositive su misura e passato per la scelta dei colori, fino ad arrivare all’individuazione dei corpi illuminanti più adeguati a valorizzare l’intera esposizione”.

 

Una lunga storia

Il legame della città con le macchine da scrivere è molto profondo. A Crema la produzione delle ‘macchinette’ è iniziata nel 1932, con la costituzione della Società anonima Serio e con l’inaugurazione nel ‘33 del nuovo stabilimento, tra viale santa Maria e via Mulini, con la produzione del modello Sabb, poi della Mondial e nel ‘34 dalla celebre Everest 42. Eliseo Restelli, insieme ad un gruppo di tecnici della Serio, progettò i più importanti modelli di macchine per scrivere e per il calcolo. Negli anni Sessanta la forte concorrenza portò a cedere gradualmente l’attività alla Olivetti di Ivrea, con la fusione nel 1969 e il nuovo stabilimento in via Bramante. Crema fu la sede di produzione di pezzi d’avanguardia, come la prima macchina per scrivere elettronica del mondo, la ET 101.

 

L’evoluzione tecnologica

“L’allestimento - che pone in evidenza una selezione di esemplari di macchine per scrivere afferenti alla ricchissima collezione del Museo civico di Crema - è accompagnato da testi esplicativi che danno il senso dell’evoluzione tecnologica e della produzione locale, rappresentata dai modelli Serio, Everest e Olivetti. Questa nuova sezione vuole valorizzare il significato di profonda innovazione tecnologica nazionale e internazionale, con un occhio attento alla produzione cremasca, ripercorrendo un tratto significativo della storia economica e sociale del nostro novecento e del nostro territorio.

 

Il secondo intervento

“All’allestimento hanno fornito un contribuito essenziale il comune di Crema, l’Associazione Popolare Crema per il territorio, l’azienda Ancorotti Cosmetics di Renato Ancorotti e l’Officina meccanica Fratelli Aramini, con Paolo Aramini. Le immagini a corredo dell’esposizione sono state gentilmente concesse dal centro ricerca Alfredo Galmozzi. Presso la sede dell’azienda Ancorotti Cosmetics, al fine di valorizzare ulteriormente l’ex sito della storica fabbrica Olivetti di Crema, ora sede dell’azienda dopo un poderoso intervento di recupero degli spazi curato dall’architetto Marco Ermentini, è in corso di allestimento un secondo intervento espositivo, che vedrà valorizzati altri esemplari della collezione museale. I poli saranno in permanente dialogo con un rimando circolare”.

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