25-04-2022 ore 18:10 | Cultura - Musica
di Claudia Cerioli

Salvirola: canti della resistenza e poesia di Elio Vittorini grazie al trio delle ‘Muzikere’

“Bella ciao” ma anche “I ribelli della montagna”, “Quando il grano maturò” e “A Sergio” sono alcune delle canzoni che mercoledì 20 aprile sono state eseguite nella pluriclasse quarta e quinta della primaria “Dante Alighieri” dell’istituto “Falcone e Borsellino”. Una vera e propria lezione concerto tenuta dalle “Muzikere”. La voce di Mari Celeste Criniti accompagnata dalla fisarmonica di Michela Algisi, per due ore hanno accompagnato i ragazzi in un viaggio attraverso la storia della Resistenza fatto attraverso i canti partigiani e i testi tratti da “Uomini e no” di Elio Vittorini.

 

Riflettere sul ruolo dei partigiani

Una lezione non solo di musica ma di educazione civica e di storia fatta in modo originale e coinvolgente. L’idea è nata dal maestro Alex Corlazzoli e dalla fisarmonicista che ha proposto l’iniziativa all’insegnante. “Abbiamo celebrato – spiega Corlazzoli – il 25 Aprile in questo modo: studiandolo attraverso la musica. La festa della Liberazione non dev’essere solo un giorno di vacanza ma un’occasione per tornare a riflettere sul ruolo dei partigiani, sulla Resistenza, sui valori della giustizia e della libertà. Avere in classe Le Muzikere ci ha permesso di aprire le porte della nostra aula a degli artisti. La scuola dev’essere sempre più un’esperienza dove si possono e si devono coinvolgere le risorse del territorio e non solo”.

 

Le parole di Vittorini

Mari Celeste Carniti e Michela Algisi hanno spiegato ai ragazzi ogni canzone prima di eseguirla, hanno dialogato con gli alunni e riflettuto con loro sul perché i partigiani combattevano; sul senso del piangere e del morire per poi cantare sul finale “festa d’aprile”. Il tutto è stato intervallato dalle parole di Elio Vittorini recitate da Mari Celeste e dal maestro Corlazzoli. Gli alunni hanno cantato, tenuto il ritmo, si sono emozionati, sono rimasti in silenzio di fronte alle musiche più impegnative e poi hanno scoperto un nuovo strumento: la fisarmonica. Michela Algisi, prossima ad una laurea in musicologia, ha spiegato loro il funzionamento di questo strumento spiegando che la sua passione nasce dal padre che fin da piccola le mostrava la fisarmonica invitandola a prenderla in mano.

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