24-12-2022 ore 19:53 | Cultura - Libri
di Paolo Emilio Solzi

V per Vendetta. Film cult, fumetto anarchico e distopico in piena era thatcheriana

Quasi tutti hanno visto il film V per Vendetta del 2005, sceneggiato dagli allora fratelli Wachowski (registi di Matrix), oggi sorelle transgender. La maschera sorridente da Guy Fawkes è entrata nell’immaginario collettivo e, come il canto partigiano Bella ciao, rappresenta un simbolo universale di ribellione. Meno conosciuto, ma più complesso e ricco di citazioni, è il fumetto distopico all’origine del film. V per Vendetta, scritto da Alan Moore e disegnato da David Lloyd in piena era thatcheriana, è un’opera d’arte in tre atti: L’Europa dopo il Regno, Un Vile Cabaret, La Terra del Fa-Come-Ti-Pare. Ogni atto è diviso in una dozzina di capitoli, i cui titoli cominciano sempre con la lettera V. Il film è ambientato in un futuro imprecisato, dove l’Inghilterra è governata da un dittatore di estrema destra. Il fumetto inizia il 5 novembre 1997 e finisce il 10 novembre 1998. L’antefatto è simile a quello del romanzo 1984 di George Orwell. Nel 1988 una guerra atomica ha distrutto l’Africa e l’Europa. In Gran Bretagna l’aria diventava tossica, le fogne straripavano e tutti si ammalavano. Nel 1992 gruppi di fascisti prendevano il potere con una Marcia su Londra e fondavano Fuoco Norreno, un partito che bonificava le paludi di Deptford. Immigrati, omosessuali, attivisti radicali e beatnik erano spediti in campi di concentramento e usati come cavie umane per esperimenti medici.

 

I fantasmi di Mussolini, Machiavelli e Orwell

Il leader supremo Adam Susan (Adam Sutler nel film) assomiglia a Benito Mussolini, crede nel “destino della razza nordica” ed è orgoglioso di essere fascista. Per lui il fascismo è la forza nell’unità di scopo, che richiede uniformità di pensiero, di parola e di azione. Ogni libertà individuale in Inghilterra è dunque bandita. Susan sa di non essere amato perché nessuno gli ha mai voluto bene e non ha mai avuto una fidanzata, ma è temuto e rispettato (come consiglia Il Principe di Niccolò Machiavelli). La sua “sposa”, verso cui manifesta una gelosia morbosa, è il Fato: un super-computer che, come il Grande Fratello orwelliano, controlla tutti mediante apparati governativi che portano i nomi di parti anatomiche. L’Occhio è il sistema di videosorveglianza, l’Orecchio sono gli addetti alle intercettazioni, la Bocca sono i media di propaganda, il Naso sono gli investigatori, il Dito è la polizia segreta, i cui capi corrotti arruolano i peggiori teppisti per mantenere l’ordine nelle strade. Lewis Prothero, annunciatore della Bocca ed ex comandante del campo di concentramento di Larkhill (vicino a Stonehenge), è un omone che colleziona bambole. Le poche non andate distrutte durante la guerra hanno acquisito un valore inestimabile. La sensibilità di Prothero per “plastica e porcellana” stride con il suo disprezzo per “carne ed ossa”: forse una metafora di quei nazisti amanti degli animali che si dimostravano spietati con gli esseri umani.

 

Un protagonista carismatico e misterioso

Il teatrale protagonista V indossa una maschera per celare il volto sfigurato e si nasconde nei cunicoli sotto la stazione Victoria di Londra. È palese la somiglianza con Il Fantasma dell’Opera di Gaston Leroux. Il Conte di Montecristo di Alexandre Dumas ha ispirato la storia personale di V: prigionia, evasione, vendetta. Non si sa granché del passato del personaggio. Detenuto a Larkhill per essere stato un anarchico, unico sopravvissuto agli esperimenti della dottoressa Delia Surridge, l’uomo della stanza numero 5 subisce un crollo psicotico, ma come effetto collaterale diventa straordinariamente forte, veloce e intelligente. V si esprime citando spesso canzoni proibite dai censori e testi poetici di Shakespeare, Blake e Yates. L’Ouverture 1812 di Čajkovskij compare solo di sfuggita nel fumetto. I riferimenti alla lettera V sono dappertutto: lo spettacolo di Vaudeville, le rose Violet Carson (chiamate Scarlet Carson nel film), il disco della Quinta sinfonia di Beethoven con cui V disturba le intercettazioni dell’Orecchio. Quinta in numeri romani si scrive V, proprio come il numero 5 della cella dove il protagonista era rinchiuso a Larkhill. L’inizio della sinfonia (da-da-da-daaan) suona uguale alla V in codice Morse (tre punti e una linea).

 

Occultismo e anarchia secondo Alan Moore

Il motto Vi Veri Veniversum Vivus Vici, “Con la forza della verità vivendo conquistai l’universo”, è attribuito al Dottor Faust. In realtà era utilizzato dall’esoterista Aleister Crowley, nominato quasi alla fine della storia. La Terra del Fa-Come-Ti-Pare, tratta dal libro L’Albero di Molto Lontano di Enid Blyton, richiama il più libertario degli aforismi di Crowley, “Fa-Ciò-Che-Vuoi sarà l’unica legge”, citato nel terzo atto del fumetto e identico alla regola aurea dell’abbazia di Thélème nel romanzo Gargantua di François Rabelais. V si presenta al vescovo di Westminster con le prime parole di Sympathy for the Devil dei Rolling Stones, poi riprende la famosa frase dei seguaci di Charles Manson: “Io sono il diavolo e del diavolo vengo a fare l’opera”. Altra allusione all’occultismo, tanto caro ad Alan Moore, è il pentacolo capovolto formato dalle pieghe sopra il letto del vescovo. Rispetto al film, V appare come un anarchico più maturo e consapevole. Nel monologo davanti alla statua della Giustizia, V si dichiara innamorato di lei fin da bambino. Quando questa lo tradì con Adam Susan, lui per ripicca si gettò fra le braccia dell’Anarchia. La sua amante gli insegnò che la Giustizia non è nulla senza la Libertà. V spiega cos’è l’anarchia attraverso le due fasi teorizzate da Michail Bakunin: il Verwirrung e l’Ordnung. Anarchia è abolizione di ogni potere politico, non di ogni ordine sociale. Non significa “guerra di tutti contro tutti” (Thomas Hobbes) e libertà di saccheggiare; la Terra del Prendi-Ciò-Che-Vuoi è puro caos (Verwirrung). Anarchia è un nuovo ordine volontario (Ordnung) che le persone raggiungeranno governandosi da sole e vivendo in pace senza capi. Un’utopia che forse non si avvera nemmeno nel cupo finale del fumetto.

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