24-09-2022 ore 20:30 | Cultura - Manifestazioni
di Sara Valle

'Un messaggio nel silenzio', le foto di Anffas chiedono di guardare il mondo con occhi diversi

L'ingiustizia, la pace, la serenità, la guerra, il maltrattamento, la tristezza, l'imbarazzo visti con gli occhi di giovani ragazzi che vogliono dire qualcosa. Lo fanno insieme, mettendo insieme le idee, con la forza della condivisione. È questa in pochissime parole la mostra allestita oggi da Anffas Crema nella nuova sede del servizio diurno alternativo in via Battisti. Protagonisti i ragazzi con disabilità che frequentano il servizio ed i colleghi del vicino centro socio educativo di santo Stefano che da settembre scorso a gennaio di quest'anno hanno preso parte al progetto di photovoice proposto dalle educatrici Elisa Maglio, Alice Guanzini ed Miriam Trovati. Ogni foto è l'esito di un percorso condiviso. Accanto il pensiero del gruppo e di uno dei componenti. “Volevamo far capire ai cremaschi – spiega Maglio – che questi ragazzi hanno qualcosa da dire e chiedono a modo loro che il mondo cambi, sia migliore”.
 

Vera inclusione

Così, ad esempio, c'è chi parlando di maltrattamento solleva il tema ambientale. Chi, parlando di imbarazzo, focalizza l'attenzione sullo sguardo diffidente che ancora si riserva a ciò che è diverso. Un invito a riflettere sulla società di oggi con la semplicità e l'immediatezza di chi a tante parole preferisce immagini, solo per natura silenziose. “Una mostra innovativa, forse diversa da quelle cui buona parte dei cremaschi è abituata. Nata con il desiderio non di colpire per bellezza (anche se alcune foto sono davvero belle) ma per senso” continua Maglio. All'uscita spicca una parola: grazie. E poi un cestino invita a pescare una foto per lasciare poi una riflessione. “In settimana raccoglieremo i pensieri e sarà come aver consegnato le nostre emozioni a tanti visitatori e aver condiviso con tutti loro un momento prezioso: questa è vera inclusione”.

 

'Diversità non è distanza'

Tra i visitatori anche il presidente di Fondazione Alba Anffas Crema Paolo Marchesi: “credo il risultato sia bellissimo. Sicuramente questa esposizione è un ulteriore modo per aumentare le occasioni di relazione tra la nostra associazione e la città. Chi sceglie di fare visita potrà attraverso le opere conoscere emozioni, paure e perplessità di una persona con disabilità”. Per scoprire che in fondo “diversità non è distanza. Piuttosto è unicità”. Queste foto insegnano “che le persone con disabilità sono piene di risorse. Ed il confronto con loro è puro arricchimento. Per la società e per ciascuno di noi”.

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