24-06-2021 ore 17:45 | Cultura - Musica
di Andrea Galvani

Musica in corte. Con Marchegiani e Schiavo un viaggio strabiliante, da Bach a Brahms

A palazzo Clavelli si è conclusa l’edizione 2021 di Musica in corte. La rassegna della Pro loco di Crema, curata dal direttore artistico Alessio Bidoli, martedì 22 giugno ha ospitato Sergio Marchegiani e Marco Schiavo. In un concerto a quattro mani i due talentuosi pianisti hanno condiviso il medesimo strumento, sciolto i nodi del ristretto campo d’azione, “convergendo su un’unica idea” nonostante le differenti suggestioni; la particolare affinità e disciplina cui debbono necessariamente far ricorso li ha portati a cogliere anche le varie “opportunità del suono, del timbro, del colore”, che dispensa questa particolare, unica, formazione da camera.

 

Un dialogo costante

La ristrettezza dello spazio (metà della tastiera), porta ad utilizzare tutte le possibili combinazioni, ad allargare lo sguardo, il campo d’azione; a sfruttare ogni sfumatura armonica, a tentare con coraggio, ironia e arguzia nuovi approcci. È un dialogo costante. Desideroso di arricchirsi, forte dell’esperienza e curioso di conoscere nuovi orizzonti nello slancio dell’improvvisazione. Dal palco alla platea, è stato un ininterrotto scambio di forza, passione ed energia. Estasiato il foltissimo pubblico.

 

La freschezza dell’universalità

Alla serata (ad ingresso libero, i biglietti si sono esauriti in sette minuti) hanno partecipato 175 persone, rispettose di tutte le norme anti Covid. Sono state accompagnate in uno strabiliante ‘Cammino della musica’, un percorso compiuto ‘viaggiando sul pentagramma’ partito da Bach e culminato con quattro Danze ungheresi di Brahms, passando da una fantasia in fa minore di Schubert e la Sonata in si bemolle maggiore del genio assoluto, Mozart. Brani ‘antichi, ormai superati’? Macché, la replica divertita dei due artisti: “Composizioni di 200, 300 anni fa che continuano a parlarci. Espongono temi universali”. Non smetteranno mai di essere attuali, di mostrare tutta la propria freschezza, grazie all’interpretazione dal vivo, unica e irripetibile, dei musicisti.