Sono stati inaugurati, sabato 21 giugno, i lavori di restauro conservativo della Chiesa della Madonna el Pozzo di Offanengo. Alla cerimonia erano presenti il vescovo di Crema Daniele Gianotti, il sindaco Gianni Rossoni e il presidente della Bcc Caravaggio e Cremasco Giorgio Merigo. Tutti i lavori di cura del santuario sono stati seguiti con la collaborazione degli ispettori della soprintendenza di Mantova, a cui vanno i ringraziamenti del parroco don Gian Battista Strada e di Magda Franzoni, progettista e direttore dei lavori. La manutenzione appena terminata ha riguardato tutte le parti architettoniche dell’edificio esterno ed interno, che è stata effettuata dalla Ditta che si era aggiudicata l’appalto, B&G di Ghilardi Roberto. In particolare si deve sottolineare l’attento lavoro dei restauratori Simona Soldati e Stefano Lavesi per il recupero delle cromie antiche del grande complesso decorativo dell’abside, che si presentava offuscato da ridipinture, polveri e pulviscolo atmosferico.
I restauri
Si sono eseguiti interventi di restauro conservativo dei portoni d’ingresso, degli infissi interni, delle finestrature in legno ad opera di Lusardi Restauri. Si è effettuato inoltre il recupero della sagrestia, che affianca il presbiterio, e la cella campanaria del bel campaniletto. La Chiesa non aveva solo problemi di umidità di risalita capillare, ma aveva problemi di tenuta della copertura formata da coppi tradizionali. La mancanza di una protezione con lo scivolamento e rottura delle tegole ha fatto sì che sulle volte della chiesa si siano avute percolazioni di acqua piovana. Sono stati effettuati quindi opportuni interventi per eliminare il degrado dovuto alla presenza di umidità da risalita capillare nella parte bassa delle murature con la realizzazione di un condotto perimetrale esterno di ventilazione alla presenza dell’archeologo Francesco Giovinetti. Sulla facciata principale, su quella del fronte meridionale e sulle pareti del campanile dopo campionatura alla soprintendenza, si è apposta una tinteggiatura ai silicati in una tonalità chiara di colore giallo dorato, sono state evidenziate a tono le lesene e le fasce di contorno delle finestrature.
La storia della chiesa
La chiesa Madonna del Pozzo venne costruita in sostituzione di un piccolo oratorio isolato del secolo XVII. L’attuale santuario risalente al XVIII secolo, ha la tipologia classica dettata da san Carlo Borromeo nel Concilio di Trento (1545-63) per le costruzioni delle chiese: navata ad aula rettangolare con presbiterio quadrangolare oltre l’arcosolio. Il nome deriva dal pozzo esistente vicino alla prima cappelletta e che esisteva nella casetta del “romito”, attualmente casa del custode, fino alla seconda metà del Novecento. Edificata nel 1685 come ex voto per una scampata epidemia bovina in sostituzione di una piccola edicola campestre, il Santuario ha una semplice facciata definita tra due lesene angolari chiuse in alto da un capitello corinzio. Il timpano triangolare con pinnacoli laterali del prospetto è sottolineato da una successione di beccatelli ed è arricchito, come il finestrone centrale, da decorazioni a stucco del 1888. Al centro della facciata sopra il portale d’ingresso una grande finestra rettangolare illumina la navata interna. Due finestrelle, come nelle chiese campestri, sono presenti ai lati dell’ingresso, sopra le quali si allineano due nicchie a terminazione curvilinea. Il lato meridionale, scandito da tre lesene e da tre finestre rettangolari, presenta all’altezza della seconda campata, sopra l’ingresso laterale, un portalino sormontato da una cornice a stucco che segnala la posizione di un affresco scomparso.
L’interno e l’affresco mariano
Il prospetto settentrionale, attiguo ad abitazioni e cortili privati, presenta le sporgenze della Cappella di san Francesco di Paola e della sagrestia. La chiesa della Madonna del Pozzo, costruita grazie al legato di Antonio Alquati, è una chiesa situata vicino al confine antico del Comune di Offanengo. All’interno ospita un’interessante ancona in stile barocco in stucco che incornicia l’immagine miracolosa della Vergine Maria dipinta ad affresco. Tale immagine fu dipinta verso la metà del ‘500, ne è accertata la presenza a partire dal 1605. L’affresco raffigura la Madonna col Bambino in braccio che tiene nella mano sinistra un libro aperto dove si legge Ave Maria. Il dipinto sacro è incastonato nell’ancona dell’altare composta da una decorazione a stucco settecentesca e da un volo d’angeli: due di questi sorreggono una grande corona, altri quattro sorreggono un drappo azzurro a stelle. Alla Madonna del Pozzo era intitolata la Fiera Settembrina organizzata dal 1983 dal “Comitato Settembre offanenghese”. Importate manifestazione purtroppo soppressa con l’epidemia del Covid.