23-05-2025 ore 20:30 | Cultura - Musica
di Annamaria Carioni

Musica, tecnologia e video: la data zero pirotecnica di Spagna accende il San Domenico

Nel corso dell'intervista, rilasciata qualche giorno fa, Ivana Spagna aveva promesso al pubblico cremasco non soltanto un concerto, ma un grande spettacolo, in cui aspettarsi di tutto ed è stato proprio così: venerdì 22 maggio 2025 è andato in scena al teatro San Domenico uno show mirabolante, costituito da ottima musica, eccellenti musicisti, accattivanti scenografie multimediali, ospiti a sorpresa e soprattutto dalla splendida voce della cantante di Borghetto sul Mincio, che dopo una carriera lunga quasi una vita, non ha perso lo smalto, la limpidezza e le caratteristiche di intensità e bellezza, che la rendono unica nel panorama della canzone italiana ed internazionale.

 

In attesa della star
Tutti in sala aspettano solo lei: ci sono anche numerosi membri dei fan club ed una cosplayer, abbigliata e pettinata come la Spagna che tutti abbiamo amato all'epoca dei meravigliosi anni Ottanta: la band, composta da Davide “Rivaz” Riva al piano elettrico, Alberto “Paddo” Paderni alla batteria e Marco “Pochill” Soncini alla chitarra, inizia a suonare, mentre sui tre maxi schermi, posizionati sul fondo e ai lati del palco, scorrono le immagini di una star, che ha fatto conoscere l'Italia nel mondo. Il pubblico la chiama a gran voce, urlando in coro il suo nome di battesimo e lei arriva tra luci accecanti in livrea nera e oro, che ricorda la foggia settecentesca, con rouches sul petto e ai polsi e stivali neri al ginocchio. I lunghi capelli biondo platino brillano sotto i potenti fari.

 

La data zero
Speriamo che il Signore ce la mandi buona”. Spagna esordisce così davanti alla platea gremita di persone, che già la sta osannando. Poi racconta con semplicità che lo spettacolo sarà più tecnologico del solito e le installazioni luminose alle sue spalle e ai lati del palco lo testimoniano. “Io provo a regalare un sorriso, che di questi tempi non è poco”. Che sarà uno spettacolo emozionante lo hanno capito tutti i presenti, c'è un'atmosfera gioiosa, carica di vibrazioni positive. “Qualcuno di voi si ricorda di me quando avevo i capelli pazzi?” La folla grida un fortissimo sì all'unisono, l'empatia è siglata, lo show può iniziare davvero.

 

Energia e passione
Mentre la band attacca con Lupi solitari, gli spettatori stanno già cantando “siamo tutti in cerca di un posto al solo, lupi solitari, ma con tanto amore”. Segue il brano Indivisibili, mentre sugli schermi continuano a scorrere le immagini di una carriera, che brilla più dei faretti sul palco: Spagna canta dal vivo al microfono in perfetta sintonia labiale con i video clip e le riprese di esibizioni e gare canore, eseguite negli anni. L'effetto è potente: il tempo si contrae, fino a coincidere con il passato, che torna a vivere nel presente. La cantante sembra non avere età, si muove agile e sinuosa sul palco, balla, trasmette instancabile energia: “Una prima data mi fa battere il cuore, perché vorrei sempre dare il massimo”. E questo amore al pubblico arriva.

 

 

Gli affetti più cari
E' poi la volta di un momento intimo, commovente: Ivana esegue Davanti agli occhi miei, un brano dedicato alle persone che ha amato di più, Teodoro e Gemma: “Vi farò conoscere i miei genitori, che non ci sono più, non per fare spettacolo, ma per ringraziarli. Eravamo una famiglia povera, non c'erano soldi, ma c'era tanto amore”. Sono parole struggenti, che tanti tra il pubblico sentono scendere nel profondo dei propri affetti più cari; qualcuno si commuove, pensando ai propri genitori “presenze che vivono dentro di noi e non ci lasceranno mai”. Intanto sugli schermi si susseguono le immagini, dapprima in bianco e nero e poi anche a colori, di questa coppia, che si è amata per tutta la vita, di Ivana bambina, del fratello Theo, del primo concorso nel 1968. E' un momento davvero toccante e delicato.

 

Gli omaggi musicali
The sound of silence è il primo tributo della cantante ad altri miti della musica, come Simon & Garfunkel e a seguire Caruso di Lucio Dalla. Non può mancare un omaggio “con tanta umiltà” all'indimenticabile regina del rock Tina Turner, conosciuta personalmente da Spagna a Milano in occasione del suo compleanno: The best galvanizza il pubblico nella grintosa interpretazione di Ivana. “Il Festival di Sanremo, dove mi sono divertita di più, è quando sono stata invitata da Loredana Bertè a cantare con lei. E' stato come entrare nell'uragano”. Anche stavolta l'artista duetta con l'amica, materializzata dalle immagini sugli schermi: Musica e parole spalancano il suono. E l'energia sale con T'amo t'amo t'amo, successo del 2024, cover remix in italiano di Easy Lady, ad opera del giovane dj e producer pugliese Nuzzle, che ha ottenuto 6 milioni di views su Youtoube.

 

Ospiti e colpi di scena
Sul palco c'è posto per un suonatore di cornamusa, che accompagna l'esecuzione del brano Con il tuo nome, presentato a Sanremo nel duemila, per il Re Leone, un gonfiabile gigante che riempie con la sua presenza il palco, mentre scorrono le immagini del film della Disney e tutti cantano in coro il ritornello de Il cerchio della vita, versione italiana della canzone inglese di Elton John, che scelse proprio Spagna. Poi  la cantante si trasforma in un angelo, in tunica bianca e grandi ali candide per intonare l'Hallelujah di Leonard Cohen, mentre cade persino la nave. Una cabina telefonica rossa in stile londinese e la telefonata da parte di un gatto, disegnato in stile cartoon, a rappresentare i felini tanto amati dalla cantante, introducono una nuova fase dello show.

 

Impazza la disco dance
Lo spettacolo si avvia verso la parte finale, ma lo fa in salita, perché sul palco c'è quella stessa star, che ci faceva ballare quando eravamo adolescenti: le mani battono all'unisono a tempo, tutto il pubblico è in piedi, le pedane vibrano. Fra cori da stadio e boati di apprezzamento, parte la disco dance: “Crema, sù le mani – l'artista incita il pubblico con entusiasmo e vigore - Avete voglia di cantare?” Nessuno ormai si contiene più: si balla, si canta a squarciagola, si scende dalle scalinate sotto il palco. Easy Lady, Call me e The rhythm of the night di Corona sono un tuffo nella spensieratezza. La stanchezza della giornata scompare, i pensieri pesanti si dissolvono, il peso della maturità si alleggerisce: la gioia contagiosa esplode in un finale pirotecnico tra fontane di luce e sorrisi sfavillanti.