23-05-2021 ore 16:55 | Cultura - Libri
di don Emilio Lingiardi

Quanti filosofi. Ironia e dubbio: Patrizia De Capua e il prezioso dono della ricerca

Di fronte all’ultimo libro di Patrizia De Capua sulla fisica quantistica (il titolo è Quanti filosofi), do po un’iniziale sorpresa ho compreso che non esiste questione o problema, anche se ostico, che non possa essere studiato e finalmente compreso, nonostante (o in forza) della sua complessità. Al termine della lettura del volume (un’ottantina di pagine, Farina editore) vorrei sottolineare alcuni aspetti che spero siano condivisi anche dall’autrice.

 

La comprensione

Il dubbio, le domande, gli interrogativi che sorgono di fronte a qualsiasi argomento non sono perdita di tempo, ma stimolo per una conoscenza profonda ed appropriata. L’intelligenza sta nella domanda, prima che nelle risposte. Spesso pigrizia, superficialità, le mode (anche ideologiche), bloccano o non facilitano la comprensione dei fenomeni e dei problemi che ci toccano. La ricerca non si può limitare a ricordare concetti o contenuti acquisiti durante gli anni di scuola, ma deve continuare, in modo sempre più profondo, a investigare, studiare, per cogliere il senso e il significato della realtà.

 

L’ascolto

Nel quarto capitolo del commento al Vangelo di Giovanni, sant’Agostino presenta l’incontro di Gesù al pozzo di Samaria con la donna venuta ad attingere l’acqua e aggiunge: ‘Signore, fa che cercandoti ti trovi ed una volta trovato ti cerchi sempre più’. Anche se personale, la ricerca si allarga col dialogo con tutte le persone interessate e coinvolte nel desiderio di approfondire; nel reciproco ascolto e nella parola si verifica la vera intelligenza (intus legere) delle cose e la più comprensione dei fenomeni (cum prehendo).

 

La ricerca

Questo stile non vuol imporre a nessuno alcuna verità ma nel rispetto di tutte le idee ed opinioni si costruisce una comunione di pensiero, fondamento dell’autentica democrazia. Nel testo di Patrizia De Capua ho notato una sottile ed intelligente ironia verso i saccenti sofisti che presumono di conoscere tutta la verità e magari si sforzano di imporla ai più semplici e privi di senso critico. Nessuno possiede la verità, ma siamo tutti ricercatori di quella luce che appartiene ad ogni uomo, che poi testimonia nel rispetto e nel confronto con tutti.

2008