22-09-2021 ore 19:16 | Cultura - Incontri
di Sara Valle

Centro Galmozzi, il progetto con Anffas e Sraffa per una memoria a misura di tutti

Mira ad abbattere le barriere culturali il nuovo progetto dal titolo Nuovi percorsi della memoria proposto dal centro Galmozzi in collaborazione con l'istituto Sraffa, l'Anffas di Crema ed il contributo dell'associazione Popolare per il territorio, rappresentata in conferenza stampa da Giorgio Olmo e della Fondazione comunitaria della provincia di Cremona. Lo hanno spiegato questa mattina tutti i partner dell'iniziativa in conferenza stampa. “Vogliamo provare a farlo in modo innovativo – spiega il presidente del centro Nino Antonaccio – proponendo un'iniziativa del tutto nuova che vuole valorizzare l'attività archivistica e di memoria storica del centro, unita all'innovazione del digitale, al coinvolgimento degli studenti e di persone con disabilità intellettivo- relazionale”.

 

Il progetto

Nel dettaglio il progetto prevede l’offerta di un laboratorio formativo da parte del centro Galmozzi all’ istituto Sraffa di Crema nell’ambito della programmazione dei Pcto (ex alternanza scuola/ lavoro). Gli studenti, divisi in due gruppi (otto dell'indirizzo sociale e otto dell'indirizzo turistico) saranno formati in materia archivistica, di valorizzazione di beni culturali e di storytelling dagli esperti del centro e diventeranno a loro volta co-conduttori di un laboratorio rivolto a giovani con disturbi dello spettro autistico, in carico all’Anffas di Crema. Coadiuvati da operatori del centro e dagli educatori, i ragazzi proveranno a costruire modalità di accesso ai documenti. Verranno poi realizzati alcuni prodotti destinati alla cittadinanza. Le attività formative partiranno già il prossimo 25 settembre. Continueranno fino a gennaio 2022. “Poi con il nuovo anno verrà coinvolta l'Anffas con la partecipazione dei referenti per l'età evolutiva Raffaella Faggioli e Fabrizio Carrera”.

 

Una nuova sfida

Sull'attività formativa ha focalizzato l'attenzione Elisa Ferla, responsabile dell'archivio fotografico del centro: “si tratta di un progetto ambizioso che non intende solo istruire i ragazzi circa l'archiviazione, ma educare nel senso più nobile del termine, facendo emergere idee e sensazioni diverse. É importante valorizzare il singolo, in questo senso porteremo avanti un lavoro di ascolto notevole”. L'intento è quello di “valorizzare l'archivio esistente, ma pure costruire insieme nuove memorie, utili alla cittadinanza”. Per Anffas era presente il direttore Andrea Venturini, secondo cui “questa è una sperimentazione che accogliamo con grande entusiasmo. I ragazzi coinvolti in un numero di cinque persone sono autistici ad alto funzionamento. Verranno utilizzate modalità differenti ed innovative per consentire a tutti di esprimersi, di capire, di raccontare. Si tratta chiaramente di una sfida che speriamo possa aiutare gli studenti a conoscere un modo di essere diverso dal nostro. Le barriere si abbattono anche sperimentando”.

 

Valorizzare la diversità

Per la dirigente dell'istituto Sraffa Roberta Di Paolantonio: “l'iniziativa è pensata a vantaggio di tutta la comunità territoriale. Non solo viene così offerta un'opportunità formativa per i nostri studenti, ma si realizza anche un'attività importante nel progetto di vita di ciascuno. Ché nessuno può essere lasciato indietro. Ogni attività deve poter valorizzare ogni persona per le peculiarità che mostra”. Verranno coinvolti studenti con preparazioni diverse: da un lato, appunto, aspiranti operatori in ambito sociale, dall'altro alcuni in ambito turistico: “il prodotto finito – chiosano tutti guardando al futuro – potrebbero essere delle guide accessibili. Fruibili a tutti. Ché l'inclusione riguarda tutti”.

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