22-06-2025 ore 20:20 | Cultura - Musica
di Annamaria Carioni

Il tempo vola, la musica resta: lunghi applausi per l'orchestra da camera 'Tempus Fugit'

Nella suggestiva cornice della Chiesa Parrocchiale di San Bernardino extra moenia di Crema, sabato 21 giugno 2025 alle ore 21:00 si è svolto il concerto “Serenata Notturna”, evento promosso dall’orchestra da camera “Tempus Fugit” in collaborazione con la Parrocchia, guidata da don Lorenzo Roncali, sempre in prima linea nel proporre eventi culturali e di elevazione spirituale alla propria comunità. Nonostante un tempo ostile, come previsto anche dall'allerta meteo diramata da Regione Lombardia, un buon numero di spettatori non ha voluto rinunciare ad assistere alla tanto attesa esibizione, che, in verità, avrebbe meritato un pubblico ancora più numeroso.

 

Uno scopo benefico
La serata, a ingresso libero, ha avuto un duplice valore artistico e solidale. Infatti, oltre ad offrire un’esperienza musicale di altissimo livello, l’evento è stato organizzato a favore della raccolta fondi per il restauro della chiesa della Pietà, prezioso bene del patrimonio locale. La chiesina, come viene comunemente chiamata, o meglio l'Oratorio di Santa Maria della Pietà, è incastonata nel quartiere di San Bernardino, al di là del ponte del Serio alle porte della città. Le sue origini sono avvolte nel mistero, a causa della mancanza di documenti storici, il che rende il luogo ancora più affascinante e suggestivo. Da qualche anno l'omonima associazione, nata per garantirne la sopravvivenza e promuoverne il restauro, propone iniziative e incontri, volti a sostenere e finanziare progetti per la valorizzazione, la conoscenza, il recupero e la manutenzione della chiesetta

 

L’orchestra da camera 
E' un ensemble musicale di dimensioni ridotte rispetto ad un’orchestra sinfonica, ma non per questo meno preziosa e professionale. Composta principalmente da archi, quali violini, viole, violoncelli e contrabbassi, spesso include anche fiati, come flauti e clarinetti e alcune volte anche strumenti a tastiera, come clavicembalo o pianoforte. Il termine “da camera” deriva dal termine latino che significa "stanza", poiché inizialmente questa musica era destinata ad esecuzioni private nelle sale dei palazzi nobiliari. “Tempus Fugit” è una splendida orchestra da camera: composta da 15 elementi, tra i quali molte donne e molti giovani, è nata con l’intento di dare voce a musicisti, amatori e professionisti, accomunati dalla passione per la musica.

 

Tempus fugit
L'espressione, che tradotta diventa “il tempo vola”, richiama il fluire inesorabile del tempo e riflette l’anima dell’orchestra: uno slancio verso il presente che si nutre della tradizione, ma guarda con curiosità e dinamismo al futuro. Nonostante la recente fondazione, tra i primi traguardi raggiunti dall'orchestra spiccano diverse collaborazioni con musicisti e direttori di livello internazionale, che ne hanno arricchito il percorso sia dal punto di vista artistico che umano.  L’ensemble vuole essere un punto di riferimento per chi cerca nella musica non solo bellezza, ma anche un’esperienza condivisa e profonda: i suoi componenti nutrono il desiderio di condividere un’attività musicale viva e autentica.

 

Un viaggio musicale attraverso epoche e stili
Il programma della serata ha spaziato con eleganza dal Settecento fino al Novecento con un percorso musicale variegato, che ha saputo catturare l’attenzione del pubblico, alternando pagine celebri del repertorio classico a brani forse meno noti, ma di grande suggestione: in apertura il Divertimento in F maggiore K138 di W.A.Mozart, declinato nelle tre parti, Allegro, Andante e Presto, con cui l'orchestra ha restituito sapientemente la freschezza dell'impianto armonico mozartiano.

 

Come a Vienna
Il programma musicale è proseguito con il valzer di J. Strauss Rose del Sud op.388, quasi un inno alla bellezza, all'amore ed alla nostalgia, e con Pizzicato Polka, scritto a quattro mani dai fratelli Strauss: in un magico momento, intimo e delicato, i presenti sono stati come teletrasportati nella sala dorata del Musikverein di Vienna a Capodanno, ascoltando in religioso silenzio, ma con il cuore gonfio di emozione, queste melodie immortali, eseguite in modo mirabile ed impeccabile, Mentre il caldo colore del legno degli strumenti risaltava sul nero degli eleganti abiti, gli archi si muovevano all'unisono. I volti dei musicisti li accompagnavano con intense espressioni, a tratti di gioia, a tratti di ferma determinazione e ancora di serena pace ed armonia. Gli applausi sono fioccati scroscianti.

 

Omaggio alla Spagna
E' stata poi la volta del brano Carmen Fantasy di F. Borne, che ha dato modo al direttore dell'orchestra, il maestro Emanuele Cristiani, dopo aver diretto egregiamente l'ensemble, di cimentarsi in prima persona con il flauto, eseguendo un pezzo denso di virtuosismi e di variazioni. Una laurea con il massimo dei voti e la lode al conservatorio G. Verdi di Como, il perfezionamento presso l'Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma e le molteplici collaborazioni con importanti orchestre, già suggerivano le notevoli capacità e competenze del giovane direttore, che, incurante della calura estiva, nonostante il temporale, si è speso con grande energia ed entusiasmo. L'intenso programma si è chiuso con l'Intermezzo dalla Cavalleria Rusticana di P. Mascagni e Asturias di I. Albéniz, ritmi e melodie del flamenco andaluso, offerti anche come bis.

 

Musica per custodire la bellezza
L’orchestra da camera “Tempus Fugit” si conferma come una realtà viva e dinamica del panorama musicale cremasco: i musicisti, decisamente affiatati, hanno dato forma ad una compagine coesa e motivata, capace di coniugare talento e passione e di far emozionare il pubblico, che ha risposto con calorosi applausi ad ogni esecuzione, manifestando non solo apprezzamento musicale, ma anche un forte senso di partecipazione emotiva. Un successo pieno per l’orchestra “Tempus Fugit” e per la comunità di San Bernardino, che hanno saputo trasformare una serata d’inizio estate in un’esperienza di condivisione, bellezza e impegno solidale.