22-03-2023 ore 18:02 | Cultura - Proiezioni
di Paolo Emilio Solzi

Everything Everywhere All At Once, sette Oscar per la pellicola dei Daniels con Michelle Yeoh

La notte degli Oscar 2023 ha decretato un unico trionfatore: Everything Everywhere All At Once si è aggiudicato sette statuette. Fra lodi sperticate e critiche feroci, la pellicola diretta dai cosiddetti “Daniels” (Daniel Kwan e Daniel Scheinert) ha conquistato gli Oscar per miglior film, migliore regia, migliore sceneggiatura originale, migliore montaggio, miglior attrice protagonista (Michelle Yeoh), miglior attore non protagonista (Ke Huy Quan) e miglior attrice non protagonista (Jamie Lee Curtis). Everything Everywhere All At Once era uscito in Italia il 6 ottobre 2022. Dopo la vincita di due Golden Globe, era stato riproiettato dal 2 febbraio 2023. Entrambe le volte, gli incassi erano stati poco soddisfacenti. Rinvigorito dalla pioggia di Oscar, Everything Everywhere All At Once è tornato per la terza volta nei cinema, attirando un vasto pubblico e sbancando il botteghino.

 

Un caleidoscopio di stimoli sensoriali

Everything Everywhere All At Once è una commedia fantascientifica divisa in tre atti. Due ore e dieci minuti di puro delirio. Una girandola di immagini, colori e suoni che rispecchiano il nostro presente: alienante, iper-connesso, decadente. La pellicola dei Daniels mescola, con un montaggio frenetico, il cinema sulle arti marziali di Hong Kong e il filone hollywoodiano dedicato al multiverso. È un frullato di citazioni più o meno esplicite a numerosi film (Matrix, Kill Bill, Odissea nello Spazio, Ratatouille, In The Mood For Love) e una parodia dei cinefumetti Marvel. La protagonista lancia uno scudo come se fosse Capitan America e a un certo punto sembra quasi pronunciare la frase cult: “Io sono Ironman”.

 

Il multiverso è un concetto di cui sappiamo spaventosamente poco

Mentre in Doctor Strange nel Multiverso della Follia vediamo realtà alternative i cui abitanti sono fatti a cubetti, a macchie di vernice o disegnati come fossero dei cartoni animati, negli universi paralleli di Everything Everywhere All At Once i protagonisti hanno dei würstel al posto delle dita o sono solo dei sassi nel deserto, perché quel mondo è privo di forme di vita. In maniera simile a Sliding Doors, ogni nostra scelta crea un’altra versione di noi stessi, che conduce un’esistenza parallela in un altro universo. L’Alphaverso è stato il primo in grado di mettersi in contatto con gli altri. In Matrix i personaggi installavano nuove abilità nei loro cervelli come programmi su un computer. Invece le persone dell’Alphaverso possono acquisire le capacità delle loro controparti negli universi paralleli. Quando la protagonista recupera le arti marziali da un’altra realtà, è impossibile non pensare a Neo che esclama: “Conosco il Kung Fu!”

 

Registi promettenti, attori storici

In precedenza i Daniels avevano diretto solo Swiss Army Man, una commedia grottesca con Paul Dano e Daniel Radcliffe. I registi scherzano spesso sul fatto di aver girato un lungometraggio che ha vinto sette Oscar con il budget per il catering di un film Marvel. Jamie Lee Curtis, nota per il ruolo di Laurie Strode nella saga di Halloween, è un memorabile antagonista in chiave ironica. Il protagonista di Everything Everywhere All At Once doveva essere interpretato da Jackie Chan, ma il copione fu modificato e la parte principale andò a Michelle Yeoh. L’attrice di origini cinesi è famosa soprattutto per La Tigre e il Dragone di Ang Lee, Memorie di una Geisha di Rob Marshall e Sunshine di Danny Boyle. I fans di James Bond l’avevano già conosciuta come Bond-girl nella pellicola Il domani non muore mai. Gli amanti dei supereroi l’hanno vista recentemente in Shang-Chi e la leggenda dei Dieci Anelli. È nota ai tifosi della Scuderia Ferrari per essere la compagna di Jean Todt. Il coprotagonista Ke Huy Quan, che non recitava da decenni, da bambino è stato Shorty in Indiana Jones e il Tempio Maledetto e Data nei Goonies. Nel nostro universo, la generazione dei Millenials lo ricorderà per sempre con quei soprannomi.

 

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