22-02-2019 ore 16:43 | Cultura - Proiezioni
di Andrea Aiolfi

Un uomo tranquillo. Nel film di Han Molan, la sete di vendetta trasfigura Liam Neeson

Una vita passata al lavoro sul suo spazzaneve tra le montagne del Colorado, una famiglia affettuosa e il premio come “cittadino dell’anno” di Kehoe. La vita di Nelson Coxman (Liam Neeson) sembra perfetta, fino al giorno in cui suo figlio Kyle viene ucciso per errore dai narcotrafficanti. Poco dopo il caso viene archiviato senza indagini come morte per overdose. Nelson non trova pace e anche a costo di trasformarsi in giustiziere è pronto a stravolgere la sua esistenza e quella di chi lo circonda.

 

Sparatorie e black humour

Un uomo tranquillo, del regista norvegese Hans Petter Moland si addentra nelle variegate maglie del mondo della criminalità organizzata: i personaggi stereotipati che la compongono, le sue regole e la sua “etica” vengono ridicolizzate in situazioni tragicomiche e surreali che sfociano nel black humour e spezzano il ritmo serrato delle scene più violente.

 

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