21-03-2019 ore 19:36 | Cultura - Musica
di Andrea Galvani

A Crema poesia e musica d’autore: Roberto Vecchioni e la ricerca del nostro infinito

Una serata di gran classe. Due ore e mezza di musica e poesia dedicate alla passione per la vita. Il teatro san Domenico ha risposto alla grande alla data zero de l’Infinito tour. Roberto Vecchioni ha fatto un breve accenno alla cronaca; senza alcuna retorica, con un abbraccio ai ragazzi e i genitori. Durante la prima parte del concerto ha presentato l’ultimo lavoro discografico:Non dodici canzoni, ma una sola lunghissima canzone divisa in dodici momenti”. Pezzi toccanti, ispirati. Come T’insegnerò a volare o Viola d’invernoMusica e parole profonde, da assaporare con la dovuta calma in un mondo che corre a rotta di collo sul crinale della superficialità.

 

Resistenza culturale

Non distribuito su piattaforme digitali “per resistenza culturale”, è dedicato alla “necessità di trovare l’infinito al di qua della siepe, dentro noi stessi”. Un esercizio ed un suggerimento all'ascolto di sè e degli altri, per poter vivere in armonia. Sul palco una band di primo livello, con musicisti sopraffini: Lucio Fabbri (pianoforte e violino), Massimo Germini (chitarra acustica), Antonio Petruzzelli (basso) e Roberto Gualdi (batteria). Introdotte da un aneddoto e brevi storie, anche canzoni entrate nel patrimonio culturale: Chiamami ancora amore, El bandolero stanco e Samarcanda. Per il gran finale, in un’atmosfera intima, informale e raccolta, l’intramontabile Luci a san Siro. Applausi.

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