20-11-2024 ore 11:33 | Cultura - Incontri
di Giulia Tosoni

Festival dei diritti. 'Qui, quasi un inizio': l'uso della danza contro la dispersione scolastica

È possibile contrastare il fenomeno della dispersione scolastica tra gli adolescenti? Per affrontare la problematica, durante l’incontro dal titolo Preziose cicatrici, è stata proposta agli educatori del cremasco la visione del docufilm Qui, quasi un inizio di Camarada Film. L’iniziativa, svoltasi nel pomeriggio di martedì 19 novembre in Sala Pietro da Cemmo, rientra nel vasto programma della diciottesima edizione del Festival dei diritti ed è stata organizzata dall’Ats Impronte sociali e dal comune, in co progettazione con Il Laboratorio asd, l’Orientagiovani, la cooperativa sociale Igea, il consultorio K2, il consultorio diocesano, l’associazione Insieme per le famiglie e la cooperativa sociale Cosper. 

 

‘Qui, quasi un inizio’

Paola Merlini, del terzo settore di Crema e Marianna Bufano, de Il Laboratorio hanno spiegato l’operato dell’associazione: “Il Laboratorio nasce a Cremona, si occupa di danza e ha collaborato alla realizzazione di Qui, quasi un inizio: un’esperienza realizzata nel 2021 ed inserita nel progetto Non uno di meno, nell’ambito del fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile”. Un lungo e inteso lavoro che ha visto il coinvolgimento di 50 studenti in condizione di dispersione scolastica. Per cinque settimane, tra novembre e dicembre 2021, è stata svolta una scuola senza cattedra, con lezioni di danza e teatro volte a portare in scienza uno spettacolo al teatro Ponchielli. "Qui è un punto fermo nello spazio scenico del mondo dove mi accorgo di esistere. Qui è una manciata di centimetri in cui mi vedo; mi vedono e ci possiamo guardare. Qui è il posto da dove vorrei scappare perché non riesco a starci dentro, però provo a rimanere. Qui è dove sono giunto dopo tanta terra e mare e le parole sono tutte nuove. Qui non è mai uno spazio solo mio perché dipende: dipende da te. Dipende da me. Dipende da noi. Qui è il preciso istante in cui accade quella cosa che ho tanto aspettato. Qui è adesso e domani non lo so se sarò qui perché è tutto troppo incerto. Qui è il titolo di uno spettacolo che racconta di tutto questo. E forse inizio a capire dove mi trovo”.

 

La ricerca 'Preziose cicatrici'

“Preziose cicatrici”, non è solo il titolo dell’incontro, è il nome di un progetto realizzato dal comune di Crema e dagli enti del terzo settore. Insieme, connessi in un sistema di co progettazione, volto a favorire le azioni di cura e promozione del benessere sociale cittadino, hanno realizzato nel 2023 sul territorio cittadino una ricerca sperimentale per indagare la condizione degli adolescenti. “Dopo la pandemia da Covid 19, i bisogni e le esigenze dei ragazzi sono cambiati, sono emerse fragilità e disagi”, ha sottolineato l’assessore alla coesione sociale, Anastasie Musumary: “la ricerca vuole essere uno strumento utile per far emergere tali necessità”.

 

La restituzione alla cittadinanza

Sempre nell’ambito del Festival, giovedì 21 novembre alle ore 21 in sala Alessandri, si terrà il secondo incontro, aperto a tutta la cittadinanza. Saranno condivisi gli esiti della ricerca sul benessere dei ragazzi tra i 14 e i 19 anni. L’iniziativa è parte del percorso di disseminazione e di co costruzione delle politiche giovanili del cremasco, avviato con il patto di comunità sostenuto dal piano di zona. “L’incontro odierno, dedicato agli educatori ci permette di essere consapevoli dei cambiamenti affrontati dagli adolescenti”, ha commentato Giorgio Cardile, assessore alle politiche giovanili: “siamo di fonte ad un cambio di paradigma, recepito in modo saggio dagli enti del terzo settore. I giovani hanno la necessità di essere e sentirsi ascoltati. Dai dati raccolti nell’indagine Preziose cicatrici emerge una società che crea stress e ansie in questa fascia d’età”.

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