In questo periodo è decisamente complesso, per il pubblico europeo, confrontarsi con la seconda parte del Canto della Rivolta, il capitolo finale degli Hunger Games, durante il quale Katniss Everdeen – interpretata dal premio Oscar Jennifer Lawrence – è costretta a mettere in gioco ogni cosa: sopravvivenza, affetti e futuro. La città di Panem è sconvolta dalla guerra e la Ghiandaia imitatrice dovrà superare trappole mortali, subdoli nemici e prendere decisioni molto dolorose nel tentativo di raggiungere il presidente Snow, asserragliato all'interno del suo palazzo e vincere le resistenze di Capital city.
Temi attuali
Nel film di Francis Lawrence si ritrovano tematiche molto attuali, dalla spietatezza della tirannia all'emarginazione sociale ed i protagonisti sono costretti a confrontarsi con la disperazione e la fame che portano alla ribellione, vivendo in prima persona i devastanti effetti delle diaboliche e perverse strategie della propaganda. Ogni certezza viene messa a repentaglio e la memoria continua confusa, la storia riscritta attraverso trucchi e subdoli manipolatori.
Tortuose strade
La miseria umana ed i tradimenti divengono così il paesaggio consueto, costringendo a cercando nel profondo del proprio essere sentimenti quali la tolleranza, la solidarietà e la dolcezza, uniche risorse per sopravvivere alle infinite, spesso tortuose strade che conducono a quella che ci ostiniamo a chiamare democrazia. Prezioso il lavoro di attori del calibro di Donald Sutherland, Philip Seymour Hoffman, Julianne Moore.