Proseguono le conferenze storiche organizzate dall'associazione ex alunni del ginnasio Racchetti di Crema, presieduta da Daniela Maggi, prosegue nel proporre alcune conferenze aperte a tutta la cittadinanza e realizzate in collaborazione con la direzione del Museo civico di Crema e del Cremasco. Il secondo di questi appuntamenti si terrà venerdì 20 novembre alle ore 21 presso la sala fra Agostino da Crema.
L'impero e le steppe
Relatrice della serata sarà Jennifer Radulovic, ricercatrice specializzatasi presso l'Università degli Studi di Milano in storia medievale ed autrice del volume Federico Barbarossa e la battaglia di Monte Porzio Catone. Lo straordinario piano militare del 1167, edito da Jouvence nel 2014. La Radulovic, oltre agli scontri militari in campo aperto come quello oggetto del suo libro, si è dedicata anche allo studio dell'ideologia imperiale in epoca medievale ed alle popolazioni delle steppe del Centro e del Nord Europa.
Il 29 maggio 1167
Il volume, con la prefazione di Franco Cardini, è incentrato sullo svolgimento della battaglia, avvenuta presso l'attuale abitato di Monte Porzio Catone, località dei Colli Albani nei pressi di Roma, il 29 maggio 1167: nell'evento bellico le truppe dell'imperatore Federico Barbarossa, pur inferiori in numero, ebbero facilmente ragione delle milizie romane, aprendosi così la strada verso Roma, città in cui l'imperatore fece il suo ingresso il 22 luglio del 1167 ma dovette presto abbandonare a causa dello scoppio di un'epidemia di peste che colpì lo stesso Federico.
I ribelli
La battaglia si inseriva nell'ampia strategia dell'imperatore svevo che voleva, con un'unica spedizione militare, chiudere i conti aperti nei confronti dei ribelli comuni lombardi (che, però, nel 1176 a Legnano gli avrebbero inflitto una pesante sconfitta), dell'imperatore bizantino Michele Comneno, dei normanni stanziati in Sicilia e di papa Alessandro III, acerrimo nemico del Barbarossa, che al suo posto aveva nominato quale antipapa un cremasco, Guido da Crema, cardinale noto ai più, appunto, come l'antipapa Pasquale III.