20-06-2015 ore 14:36 | Cultura - Tradizioni
di Francesco Jacini

Crema. Assemblaggio ed intonazione delle canne d’organo: partecipato il primo open day della Giuseppe Scotti

Tradizione e passione. In due parole si può riassumere l’affetto di Crema per l’arte organaria. Questa mattina presso la fabbrica Giuseppe Scotti in via Everest 4 si è svolto il primo open day delle canne d’organo: dalle 9.30 alle 13 numerosi cremaschi hanno potuto assistere alla creazione di questa parte fondamentale dello strumento musicale in tutte le sue fasi. L’evento ha avuto con la preziosa collaborazione del museo di arte organaria di Crema.

 

Il metallo fuso

Nell’arco della mattinata gli artigiani hanno mostrato agli appassionati  il lavoro svolto. Dopo una prima lavorazione il metallo fuso (lega tra piombo e zinco) viene versato in una cassetta di legno fatta scorrere su di un banco di marmo, ricoperto da un telo di tessuto ignifugo. Il materiale viene steso fino ad ottenere una lamina la cui larghezza e lunghezza sono equivalenti alle dimensioni del banco di fusione.

 

Lo spessore

La lavorazione successiva consiste nell’assottigliare la lastra fino ad ottenere lo spessore voluto. In passato questa fase della lavorazione era effettuata a mano, in tempi più recenti il procedimento è realizzato con l'utilizzo di un tornio su cui viene fissata la lastra poi calibrata con delle punte che provvedono a levigarne la superficie fino ad ottenere uno spessore uniforme. Le lastre vengono verniciate con una terra rossa protettiva.

 

L'open day delle canne d'organo (foto © Cremaonline,it)

L’intonazione

Effettuato il taglio e l’assemblaggio, la canna viene arrotolata e saldata con il cono d’anima prima di essere intonata e accordata per produrre una determinata nota. L’accordatura può avvenire in modi differenti: in tondo, tagliando la parte superiore del corpo delle canne fino al raggiungimento della nota desiderata, oppure mediante l’incisione sul retro della tuba di una finestra dotata di un ricciolo regolabile. L’intonazione, ogni singola canna viene testata su un provino:  un piccolo organo dove sono installate delle canne già intonate la cui frequenza viene confrontata con quella delle canne in costruzione.

 

Attività artigianale

“L’open day - ha spiegato Luca Scotti, titolare della ditta - è stato organizzato per ricordare i centotrentacinque anni di attività artiginale. La mia famiglia porta avanti questo lavoro da ben quattro generazioni. Con estremo piacere abbiamo ricevuto la visita di molte persone, amici ed appassionati, interessati riguardo la produzione delle canne labiali d’organo, partendo dalla fusione sino ad arrivare alla canna intonata”.

 

La cultura musicale

L’arte organaria è un mestiere dove è necessario fare molti sacrifici che in Italia sta perdendo . “E’ un lavoro - ha puntualizzato Scotti - particolare e nel quale bisogna imparare sin da giovani e dove la gavetta è molto lunga. In questo periodo stiamo lavorando molto con l’estero, il mercato italiano è fiacco e sta scemando col tempo: nel Nord Europa specialmente c’è più cultura per gli strumenti musicali”. Vista l’ottima riuscita dell’evento, in futuro non sono escluse manifestazioni simili in altre aziende cittadine.