Si è svolta martedì 15 aprile, presso la sala Pietro da Cemmo del centro culturale sant’Agostino, la conferenza “Ugo Bacchetta. Gli ostaggi di Crema”, organizzata dal Museo Civico di Crema e del Cremasco e dalla Fondazione San Domenico, con il supporto tecnico di Lusardi Antique Modern & Contemporary Art, Crema. Nel 2024 il comune ha acquisito, come opera del Museo Civico, il bozzettone raffigurante “Gli ostaggi di Crema” presentato dall’artista Ugo Bacchetta nel 1962 al concorso per la creazione di un’imponente tela destinata ad abbellire la sala del consiglio del palazzo comunale. L’opera che oggi arricchisce, insieme alle altre con lo stesso soggetto, la galleria del palazzo, è stata incipit della conferenza dedicata a Ugo Bacchetta svoltasi ieri sera.
Alla scoperta dell’artista
Dopo la premessa del sindaco Fabio Bergamaschi insieme all’assessore alla cultura Giorgio Cardile, lo storico dell’arte Alessandro Barbieri ha parlato della recente acquisizione: una prova, che fu giudicata dalla commissione esaminatrice “di particolare interesse pittorico e compositivo”. Il dottor Emilio Canidio, membro del CdA della Fondazione San Domenico, ha invece illustrato la produzione pittorica e scultorea del riservatissimo artista, svelando alcuni significati intrinseci celati nelle sue opere. Amico del pittore, ne ha curato la recente monografia Cosa dico a chi non vede. Ugo Bacchetta, ricordo di un pittore. Per l’occasione sono stati riuniti, presso l’ingresso della sala Pietro da Cemmo, il bozzettone di recente acquisizione, due tele già esposte nella pinacoteca del museo e alcuni altri lavori provenienti da collezioni private. Questi esempi hanno offerto un’opportunità unica di riflessione e di confronto sul tema “Gli ostaggi di Crema” nella produzione dell’artista.
‘Un urlo contro i massacri’
“Siamo al novantacinquesimo anniversario della nascita e anche al ventesimo della morte di Ugo Bacchetta – commenta Canidio – questa è stata l’occasione perfetta per celebrare la sua figura partendo dal recupero del bozzettone raffigurante Gli ostaggi di Crema. Le sue opere si sono sempre distinte per la ricchezza estetica. Il mio intervento si è infatti basato su questo aspetto, mostrando, a supporto, le immagini eccellenti di Roberto Gramignoli che ringrazio per la collaborazione. Il tema principale che l’artista ha trattato nelle sue opere è proprio quello degli ostaggi, un urlo contro i massacri, lasciando all’osservatore un messaggio profondo carico di storia e di attualità”.