19-11-2021 ore 12:42 | Cultura - Proiezioni
di Chiara Grossi

Amanda Sthers. Al cinema il lungometraggio sulle ‘Promises’ e sul tempo che le connette

Promises, ultimo lungometraggio di Amanda Sthers, con Pierfrancesco Favino, Jean Reno e Kelly Reilly è il riadattamento cinematografico dell’omonimo romanzo della regista, uscito nel 2015 in Italia con il titolo Promesse. Presentata nella selezione ufficiale della sedicesima Festa del cinema di Roma, racconta la vita di Alexander/Sandro e il rapporto con il tempo. Il protagonista è un uomo borghese che si presenta come esperto di libri, segnato dai tanti traumi vissuti durante l’infanzia. Sposato con una figlia, durante una festa si scopre innamorato di Laura, gallerista sentimentalmente impegnata.

 

Il senso dell’orientamento

Da quel momento la vita di Sandro inizia a fluire tra gli snodi del tempo che non segue una linea retta, scorre su se stesso come la corolla di una margherita. La regia scioglie la realtà all’interno dei ricordi attraverso continui e repentini flashback e flashforward, per mezzo dei quali si smarrisce il senso dell’orientamento. L’inizio possiede il sapore di una fine, fedele ai temi che fondano la narrazione: durante tutti gli anni di vita del protagonista, i suoi fantasmi appaiono come l’unica unità reale della sua vita.

 

Uniti dalla musica

Il fantasma del tempo è il più imponente ed è quello che decide il susseguirsi degli eventi. Al suo cospetto le storie dei personaggi sono appena accennate, poco tangibili. Ciò che ci troviamo di fronte è una storia autoreferenziale di un uomo e dei suoi bisogni relazionali. Il vero collante del racconto non sono i libri e le loro trame ma la musica: la colonna sonora di Andrea Laszlo De Simone dona uno spessore narrativo alla storia e ai suoi passaggi temporali attraverso fluidi spostamenti cronologici e morbidi distacchi di genere.

 

Il tempo che scorre via

Piacevolmente arricchito da ambientazioni eleganti e da una fotografia non scontata, Promises è una storia leggermente tendenziosa, che omaggia i classici della letteratura come punti di snodo della vicenda. Leggera e sottilmente pretenziosa, la storia permette comunque di connettere gli aspetti della vita di ogni giorno a qualcosa di intangibile e inesorabile, qualcosa che abbraccia se stesso fino a perdersi in sparuti momenti inaspettati: il tempo che scorre via. Promises è al multisala Porta nova (venerdì, lunedì e martedì alle 19.20, sabato e domenica alle 15.30 e alle 18.30, mercoledì alle 15.30).

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