La rassegna milanese “Geoportraits, Ritratti da esplorare” parla cremasco. Protagonista Giuseppe Di Dio, artista di Ripalta Cremasca. La personale, a cura di Alisia Viola, sarà visitabile da giovedì 26 agosto al 12 settembre nella storica libreria Bocca in Galleria Vittorio Emanuele II a Milano. L’allestimento è promosso da Federico Biondini e da Crearreda, in collaborazione con Fabbrica Eos, Hubbinar, Italian Art Design e Istituto Krisalide. La rassegna mette in luce le opere dell’artista contemporaneo e art director Giuseppe Di Dio. Si riconoscono svariati ritratti fatti di strade, città e regioni: raccontano i macro-universi appartenenti a personaggi illustri che sono stati padri della letteratura, dell’arte e della musica, i quali hanno avuto e continuano ad avere una connessione con la storica Libreria Bocca. Da Dante Alighieri, del quale ricorre il Settecentenario della sua morte, a Leonardo da Vinci, sino ad arrivare a Beethoven e Freud.
Simbologia
La poetica di Di Dio affonda le sue radici nell’indagine delle origini locali e personali di figure appartenenti al passato o al presente, che hanno in qualche modo cambiato la storia dell’umanità, raffigurandole attraverso un nuovo linguaggio artistico digitale e contemporaneo. Di Dio utilizza il mosaico caotico di case, strade, vie e monumenti di Google Maps come tela per i suoi ritratti, assemblando elementi geografici e urbanistici per costruire figure tra l’antico e il contemporaneo. L’artista crea e compone immagini altamente figurative avvalendosi di un’ampia scelta di supporti tangibili attraverso una vasta gamma di superfici e contesti digitali. Il profilo di Salvador Dalì assume le sembianze della Catalogna, il volto di David Bowie diventa la cosiddetta Square Mile illuminata di notte, Freud e Beethoven si imprimono dei colori delle rispettive terre.