19-07-2022 ore 14:14 | Cultura - Mostre
di Gloria Giavaldi

Da Soncino a New York e viceversa, l'arte di Luigi Cazzaniga celebra il bello in ogni dove

“Ho sempre scattato fotografie ed ho sempre cercato di raccontare il bello”. Non quello dalle forme perfette, precise, definite. Piuttosto quello dei colori, delle emozioni racchiuse nei fiori di campagna. Luigi Cazzaniga è un fotografo di professione da tanti anni. Da Soncino all'America ha cambiato settore, senza mai perdere di vista l'obiettivo: “vedo cose, scatto e racconto”. Dalla moda alla bellezza dei paesaggi, dei fiori, fino a rielaborazioni artistiche rigorosamente in digitale. Nella mostra dedicata ai fiori di casa Paveri, allestita in Pro loco fino al 31 luglio, il bello della natura si mischia alla fantasia, all'innovazione, allo stile newyorkese. “Mi piace giocare con i software, fantasticare, regalare nuove creazioni. Nuovi colori”. Quelli che riempiono lo spazio nonostante il buio.

 

Bellezza ovunque

Tra le opere esposte, una più scura, balza all'occhio. “E' stata l'inizio di tutto. In pieno periodo Covid, ho voluto realizzare un omaggio a chi non ce l'ha fatta. Poi ho ritrovato i colori della mia terra”. Soncino, il Cremasco, nonostante la distanza sono sempre rimasti nel cuore. “Questi – racconta con una certa emozione – sono i fiori di una villa vicino casa”. Sono il riflesso della passione della mamma. Sono la conferma di un passato che non se ne va, che fa parte di noi, che racconta ciò che siamo. “E' bello, no?”. I colori sovrastano l'oscurità e danno forma a nuova arte. “Mi piace sperimentare nuove forme artistiche, nuovi linguaggi”. Così nelle rielaborazioni digitali possono scorgersi vasi “o minuscoli frammenti di bellezza. Quel che voglio dire è che il bello è di fronte agli occhi di ciascuno di noi. È alla portata di tutti”. Il concetto è chiaro: non esiste un canone, esiste il desiderio di interpretare e di scorgere bellezza ovunque. Per certi versi, è tutta una questione di prospettiva. Oltre che il frutto del percorso di un artista.

 

Nuovi linguaggi

Come ha spiegato l'assessore alla cultura del Comune di Soncino, Roberta Tosetti, durante l'inaugurazione dell'esposizione: “Cazzaniga ha esordito negli anni '60 come fotografo di moda. Poi ha cambiato: si è fatto interprete di una fotografia impegnata e impegnativa con la quale denunciava le disuguaglianze dell'America”. Ora con questa mostra torna a casa. “Racconta l'amore per la sua terra d'origine, attraverso il ricordo della madre”. In un certo senso, mette a nudo la sua anima “catturando il bello in ogni spazio. In ogni istante”. L'invito è “a cogliere la bellezza della sua anima”. Viva e sincera, “perché racconta le emozioni, la felicità, ma anche la tragedia. Lo fa a modo suo, abbracciando il passato e guardando con slancio al futuro, in un presente che è sempre una buona occasione per mettersi in gioco.

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