19-05-2018 ore 20:16 | Cultura - Mostre
di Lidia Gallanti

Crema. Il secondo prima di mezzanotte, in sala Agello tredici opere catturano l'attimo

Un istante prima che qualcosa accada c'è attesa, silenzio. C'è il timore che tutto possa cambiare oppure restare immutato. Il secondo prima di mezzanotte è una riflessione contemporanea sulla fugacità del tempo e sull'incertezza che caratterizza il vivere quotidiano. Si tratta della seconda mostra di arte contemporanea selezionata attraverso il bando under 35 promosso dall'assessorato alla cultura di Crema. La collettiva di studenti è coordinata da Ettore Favini, docente presso l'accademia Carrara di Bergamo. Tredici giovani artisti per altrettante opere esposte in sala Agello fino a domenica 27 maggio.


L'ultimo secondo dell'umanità

Il progetto trae ispirazione dal Doomsday clock, progetto condotto da alcuni scenziati dell'Università di Chicago per stimare il tempo rimasto all'umanità, indicato in minuti. Quelli che mancano alla mezzanotte, metafora della fine. Il concetto è stato rielaborato attraverso diversi linguaggi artistici e multimediali, tra instrallazioni, videoarte e pittura. Molti i riferimenti all'ambiente e ai pericoli causati dalla mano dell'uomo, artefice e vittima del proprio destino. Il risultato è un'immersione nelle riflessioni della generazione Z, quella dei nativi digitali. Traspare l'incertezza del domani e il bisogno di afferrare l'ultimo secondo dell'umanità. Trasformarlo in arte per non lasciarlo scivolare via.

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