19-01-2018 ore 20:59 | Cultura - Incontri
di Lidia Gallanti

Call me by your name. Da Parigi a Crema, la magia del film racchiusa nel puzzle di Zineb

Da Parigi a Crema, per ricomporre i frammenti del film preferito e immergersi nell'atmosfera magica del grande schermo. Ad una settimana dall’anteprima italiana, una studentessa universitaria francese ha organizzato un cinetour per visitare i luoghi di Call me by your name, pellicola di Luca Guadagnino già candidata ai Golden globe e oggi in corsa verso l'Oscar. Diciott’anni, zaino in spalla e una busta di istantanee tratte dal film, Zineb Bayad si è tuffata nel cuore del nord Italia, alla ricerca degli scorci più amati da rivivere scena per scena.


In viaggio verso il set
Tutto inizia nell’autunno scorso: la studentessa ha letto il libro di André Aciman, da cui è tratta la storia e ha visto il film all’anteprima del festival Lgbt parigino Chéries chéris, premiato con il Grand prix. Da lì la voglia di recarsi sul set per vedere con i propri occhi gli angoli più suggestivi. Appena diplomata, ha sfruttato i mesi invernali per lavorare e guadagnare i soldi necessari a regalarsi un viaggio speciale prima d’iniziare l’università nella ville lumière, dove studierà comunicazione e media.


Il puzzle è virale
Sul web ha trovato tutte le informazioni necessarie per tracciare una mappa delle riprese. Ha stampato gli screenshot preferiti e li ha utilizzati per creare nuove immagini, sovrapponendole "dal vivo" ai monumenti e agli scorci della città: Piazza Duomo a Crema, quindi Pandino e Moscazzano. La studentessa francese ha ricomposto il puzzle delle riprese ambientate negli anni Ottanta: “Non è stato semplice – racconta – molti luoghi sono estremamente diversi, ci sono parcheggi, automobili, insegne, è quasi impossibile ricostruire le scene”. Gli scatti sono stati pubblicati su Twitter e sono subito diventati virali.

 

Il coraggio di scoprire se stessi
"Beau", bello. Davanti ad un caffè, Zineb condensa in una parola le tante emozioni che la storia le ha regalato: “Ho apprezzato il testo e la resa cinematografica, che non rovina affatto l’esperienza del libro” racconta in un sorriso. “È stato come vedere un dipinto a colori di ciò che avevo letto, l’ho vissuto in prima persona. Le tematiche sono trattate con grande delicatezza, mi hanno toccata profondamente: il coraggio di scoprire se stessi, accettare le proprie emozioni, saperle vivere”.

 

Sulle ali del cinema
Un sogno divenuto realtà, che le ha concesso l'occasione di visitare numerose città del nord Italia come Cremona, Milano, Mantova e Bergamo, per poi tornare in Francia in tempo per l’inizio dei corsi universitari e per l’avant-première del film, che a Parigi sarà venerdì 26 gennaio. "Il 27 gennaio sarò a Londra per una conferenza in presenza del giovane attore protagonista, Timothée Chalamet, quindi una tappa ad Amsterdam”. In primavera tornerà a Milano per un evento dedicato al mondo delle serie tv, chissà che possa essere l'occasione per una nuova toccata e fuga a Crema. In quei giorni l'atmosfera e la natura saranno più simili a quelle del film, girato in estate.

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